editoriale

Il pepe fa bene a questa squadra. Icardi pensa al campo, Maxi al gossip. Se Handa…

Ci siamo divertiti. Finalmente possiamo dirlo. Un ambiente sopito scosso dal gossip può portare come risultato ad una bella gara, divertente e pimpante. Una squadra che ha dimostrato di aver bisogno di pepe per rendere al meglio, quel pepe che...

Alessandro De Felice

Ci siamo divertiti. Finalmente possiamo dirlo. Un ambiente sopito scosso dal gossip può portare come risultato ad una bella gara, divertente e pimpante. Una squadra che ha dimostrato di aver bisogno di pepe per rendere al meglio, quel pepe che saggiamente Mourinho portava ogni settimana in conferenza stampa non lamentandosi della sfortuna, bensì andando contro tutto e tutti. Erano loro contro il mondo intero e i giocatori si vestivano da soldati, indossavano l'elmetto e scendevano in campo per dimostrare che avrebbero vinto battaglia e guerra.Questa per la stampa non è stata la sfida tra Sampdoria ed Inter, ma quella tra Icardi e Maxi Lopez, il povero sampdoriano tradito (o almeno presunto tale) dalla moglie e che a breve sarà costretto ad assistere al matrimonio col giovane attaccante dell'Inter. Noi ci vogliamo adeguare. Ma nonostante tutto ciò che si possa dire o su cui alcuni hanno voluto ricamare, Icardi ha dimostrato una maturità fuori dal comune per un ragazzo di poco più di 20 anni. Si perchè, non solo non si scompone nel momento in cui sportivamente tende la mano a Maxi Lopez e questo lo ignora, ma offre una prestazione super segnando due gol e facendo a sportellate con tutti.Hanno vissuto la gara in maniera differente i due con Icardi che oggi ha dimostrato il perché l'Inter lo ha pagato tanto, al contrario di Maxi Lopez che ha confermato invece come la sua breve parentesi al Barcellona nel 2005, sia stata solo un abbaglio. Mauro entra e viene subissato dai fischi di una tifoseria ingrata che non gli riconosce quanto sia stato importante il suo apporto lo scorso anno per raggiungere la salvezza ma che appoggia il nuovo beniamino (?) di casa, colui che sino ad ora ha segnato un solo gol su otto presenze. Se nonostante di professione faccia l'attaccante ma al massimo in una stagione ha realizzato 11 marcature, ci sarà un motivo più che valido. Ad Icardi poco interessa il gossip quando è sul terreno di gioco, interessa essere incisivo in questa gara e lo fa subito segnando il gol che apre le danze. In quel momento lo stadio si ammutolisce e lui porta le mani all'orecchio quasi a voler dire “ma come adesso non parlate più?”. Nulla di scandaloso, ma nonostante ciò l'arbitro decide di ammonirlo. Dalla panchina allora il premio fair play Costa decide di apostrofarlo come figlio di una meretrice, ma di questo a fine gara ne parleranno in pochi. Quello che conta è l'aver portato le mani alle orecchie, scandalo signori miei. Un gesto quasi paragonabile a quelli che puntualmente vengono fatti da Balotelli, sempre secondo la stampa, che mostra anche questa volta un atteggiamento prevenuto nei confronti del ragazzo di Rosario.Maxi Lopez capisce dal canto suo che la beffa è già cominciata e trova l'occasione d'oro per rifarsi: togliere il rigore ad Eder e segnare un gol all'Inter, nemico ormai giurato per aver tesserato il suo ex amico. Invece Handanovic si esalta, para la massima punizione e per Maxi Lopez è notte fonda. Di li in poi una gara infuocata con i giocatori della Samp novelli crociati in favore del buon Maxi ed Icardi i suoi invece impegnati a giocare a calcio e a segnare i gol della tranquillità. Eder si farà espellere completamente accecato dai fumi dell'amicizia, mentre gli altri non caveranno un ragno dal buco e anzi subiranno altre reti che portano la firma di Samuel, ancora Icardi e del mai domo Palacio.Icardi ha mostrato davvero tutto il suo valore quest'oggi giocando sotto pressione e dimostrandosi ancora una volta decisivo. Lui nelle gare di livello, con la tensione che si taglia con un coltello non si scompone e anzi c'è sempre ed è grande protagonista. Questo ragazzo merita più di tutti forse la maglia dell'Inter e se si deve sentir parlare ancora per un anno di rinnovi e ricostruzione, il suo nome deve essere un punto cardine tra gli 11 nerazzurri.

HANDANOVIC. Una particolare menzione, nonostante le copertine siano tutte per Icardi, la merita anche lui. Poco conta che la Sampdoria sia in inferiorità numerica, i blucerchiati si portano più di una volta vicino alla sua porta, ma lui, da degno protagonista, sventa ogni pericolo dimostrando una quasi dimenticata sicurezza. Se fosse stato sempre questo l'Handanovic visto ogni Domenica, il quarto posto non sarebbe stato affatto cosi difficoltoso da raggiungere. Ha avuto i suoi alti e bassi in questa stagione, ma è un nome che non si può certamente discutere.