editoriale

Il “segreto” di Samir e gli auguri del Mancio

Tra un brindisi e un selfie di buone feste c’è spazio per qualche riflessione sull’anno che sta rapidamente volgendo al termine. Samir Handanovic si augura di iniziare a vincere con l’Inter. Dove vincere è anche sinonimo di...

Sabine Bertagna

Tra un brindisi e un selfie di buone feste c'è spazio per qualche riflessione sull'anno che sta rapidamente volgendo al termine. Samir Handanovic si augura di iniziare a vincere con l'Inter. Dove vincere è anche sinonimo di divertirsi. Nella sua pragmatica serietà il portiere nerazzurro ha spiegato perché sorrida sempre così poco (anche se oggi durante l'appuntamento #askHandanovic un po' lo ha fatto). Negli ultimi anni, in generale, c'è stato poco di cui sorridere. Sono stati anni di cambiamenti sulla panchina e fuori. Anni duri nei quali la priorità era stringere i denti e cercare di sopravvivere. Tornare a vincere è un obbligo. Per far sorridere di nuovo i tifosi. E anche Samir.

In un momento storico, che vede il settore giovanile nerazzurro più che mai vicino alla prima squadra, Roberto Mancini si è augurato di poter far esordire altri giovani nelle competizioni che contano. Le due realtà sono sempre più legate anche grazie a Piero Ausilio, che per anni ha lavorato nel settore giovanile. Tra un brindisi e un selfie di buone feste si cerca di ripartire dalle cose buone che l'Inter fa. Il settore giovanile è senz'altro una di quelle. Tra un brindisi e un selfie di buone feste l'Inter cerca le rassicurazioni giuste per saldare la propria autostima. Ora più che mai c'è biogno di crederci. Ora più che mai crederci (come vincere) è un obbligo.

Twitter @SBertagna