editoriale

‘IL SIGNOR MARIO’

Eva A. Provenzano

E pure stavolta “il signor Mario” ha deciso che ne vale la pena. Che se anche la stagione è stata da dimenticare, la tessera numero 10XXXXX è da rifare. “No, non ce la faccio a starmene in casa. Lo so che la domenica ti...

E pure stavolta "il signor Mario" ha deciso che ne vale la pena. Che se anche la stagione è stata da dimenticare, la tessera numero 10XXXXX è da rifare. "No, non ce la faccio a starmene in casa. Lo so che la domenica ti lascio sempre sola per andare a vedere la partita di pallone, ma l'Inter è sempre l'Inter. E poi ora la metropolitana ti porta dritto al Meazza", ha spiegato a sua moglie che lo aveva bacchettato: "Non si vince da un po' che ci vai a fare?". E un po' non è abbastanza per dire basta, non per chi ha scelto una fede e due colori.

Quelli originali nerazzurri sono tornati sulle maglie che sono "brand" e simbolo della Beneamata. Serata di festa a San Siro: nella Inter Night si celebra il passato con Berti, Bergomi e i ragazzi della "prima" Coppa Uefa vinta nella stagione '90-'91. A quella vittoria è ispirata la nuova divisa 'Home' disegnata dalla Nike. E ovviamente è stata anche la serata del futuro: spazio alle promesse e ai buoni propositi, una su tutte, "tornare grandi facendo di questo stadio una fortezza", viene dal Ceo, Bolingbroke. Il presente parla di una squadra da rinforzare e proprio "il signor Mario" fa un assist a Mancini: "Vuole sapere che succede con il presidente e se è tutto ok? Si. Penso che i tifosi come me vogliono Yaya Tourè e poi Michael ha detto che farà di tutto, lo avete sentito anche voi no?". Un boato per dire si, qualche urla per dare "consigli per gli acquisti" al mister che in giacca e maglia sulle spalle fa tendenza sul palco del primo anello. 

Applausi, tanti, per il vicepresidente Javier Zanetti, "un capitano" che di maglie nerazzurre se ne intende, ne ha vestite tante in venti anni e lo ha fatto anche nei momenti complicati. Quella che viene mostrata in anteprima agli abbonati piace pure a Podolski che ancora non sa se resterà a Milano a fine stagione, ma con un tweet anticipa i tempi e mostra la sua ai suoi due mln di followers. La signora Lewis, il direttore del marketing, incanta tutti con il suo accento british e la sua dolcezza quando parla di passione: "Questa maglia ci rappresenterà nel mondo", dice e fa leva sullo spirito di appartenenza degli interisti. Proprio quello che ha spinto il 'signor Mario' a riabbonarsi prima di sapere come andranno le cose con il mercato, prima di conoscere obiettivi e reali possibilità di una squadra che deve ritrovare forza e radici. Lo fa e basta perché, lo ha detto pure a sua moglie dopotutto, per lui l'Inter e l'Inter e poi - lo sanno tutti ormai - "Niente è come esserci".