editoriale

Il vero triplete

Che siamo due razze diverse è ormai assodato. Le magliette trionfali pronte e già in vendita che avrebbero dovuto sotterrare imprese precedenti, la spocchia, la sicurezza di chi è abituato, in un modo o nell’altro, a portare a casa il...

Sabine Bertagna

Che siamo due razze diverse è ormai assodato. Le magliette trionfali pronte e già in vendita che avrebbero dovuto sotterrare imprese precedenti, la spocchia, la sicurezza di chi è abituato, in un modo o nell'altro, a portare a casa il risultato. Ma come spesso succede alla Juventus in campo internazionale le cose non sono andate come tutti pensavano. Perché sono mesi che si sente paragonare il percorso in Champions bianconero con quello della storica stagione interista. Anche se i punti in comune sono davvero pochi. Due squadre diverse, ma soprattutto avversari diversi. L'Inter di Mourinho non trovò nessun Monaco sulla sua strada ma un pericoloso Chelsea. Il Barcellona lo dovette battere in semifinale. Con buona pace di chi storse il naso per un'impresa definita catenacciara. E poi Madrid. Milito, le lacrime e finalmente la Coppa con le orecchie. In 17 giorni avevamo vinto tutto. Sembrava impossibile. E forse lo è.

Il vero triplete rimane quello vinto dall'Inter. Dovranno farsene una ragione i tifosi bianconeri delusi per la sconfitta in finale (l'ennesima). Dovranno farsene una ragione i giornalisti che in questi anni hanno tentato in ogni modo più o meno sottile di sminuire l'impresa dell'Inter. Dovrà farsene una ragione anche l'account ufficiale della Juventus. Quello che il 5 maggio twittava gli auguri ai suoi tifosi. Sì, siamo decisamente due razze diverse. 

Twitter @SBertagna