editoriale

Inter a due facce. Guarin che appannamento. Unica consolazione? I giovani del Livorno

Partita dalle due facce quella giocata dall’Inter a Livorno. Un primo tempo ed un inizio di ripresa praticamente dominato, il tutto mandato in fumo da due disattenzioni difensive.L’Inter parte bene, molto compatta e ben messa in campo...

Alessandro De Felice

Partita dalle due facce quella giocata dall'Inter a Livorno. Un primo tempo ed un inizio di ripresa praticamente dominato, il tutto mandato in fumo da due disattenzioni difensive.L'Inter parte bene, molto compatta e ben messa in campo ed i risultati si vedono. Attacchi ben precisi, manovra abbastanza fluida e nel giro di pochi minuti due gol targati Hernanes e Palacio. Anche la ripresa parte sotto il marchio dell'Inter e tutto sembra filare nel verso giusto tranne nel momento in cui su una dormita difensiva su calcio d'angolo, i nerazzurri permettono a Paulinho di accorciare le distanze. L'attaccante brasiliano trova il gol della giornata certo, ma la dormita del marcatore, in questo caso Samuel è importante. Il Livorno prende fiducia ma l'Inter sembra concentrata nell'addormentare il ritmo sino a quando Guarin, pressato da Duncan, non decide di fornire uno sciagurato assist involontario all'avversario Emeghara che permette ai labronici di pareggiare i conti.Ennesimo pareggio quindi contro un avversario di certo non irresistibile. La classifica non mente.GUARIN. Fresco di rinnovo di contratto più che emulare Palacio che ha bagnato con un gol la sua riconferma, il gol lo fa fare al Livorno. Un assist al bacio di sinistro per Emeghara che si invola verso la porta e segna il 2 a 2 finale. C'è una piccola differenza tra un campione e un buon giocatore: il campione ha la testa in campo per tutti i minuti in cui viene impiegato, il buon giocatore ogni tanto ha dei momenti di appannamento. Guarin rientra in questa seconda categoria almeno sino a quando non riuscirà a resettare il cervello e a capire che un giocatore, specialmente nella sua posizione di campo, deve comportarsi in maniera differente.GIOVANI. Il trio Duncan, Mbaye e Bardi dimostra di volere fortemente la maglia nerazzurra il prossimo anno e gioca una partita davvero ben oltre la sufficienza. Il portierino para quasi tutti i tiri che gli arrivano nello specchio della porta, il laterale destro è bravo a contenere e ripartire mentre il centrocampista ghanese morde le caviglie di chiunque passi al suo fianco costringendo ad esempio Guarin ad incappare nel madornale errore che regala il pareggio al Livorno. Ritiro a Pinzolo meritato, per il resto confidiamo in Mazzarri.