editoriale

Inter, ci siamo! Che Sneijder superlativo. Guarin martello. Zanetti, 800 e non sentirle

Alessandro De Felice

Tutto confermato. La partita di ritorno contro l’Hajduk Spalato è stato solo frutto di un black-out. Nessun calo di rendimento, nessun problema di tattica, niente di tutto questo. La gara di stasera contro il Vaslui conferma quanto di buono...

Tutto confermato. La partita di ritorno contro l'Hajduk Spalato è stato solo frutto di un black-out. Nessun calo di rendimento, nessun problema di tattica, niente di tutto questo. La gara di stasera contro il Vaslui conferma quanto di buono fatto vedere dall'Inter in questo precampionato. Il risultato forse sarebbe potuto essere anche più largo ma va bene cosi.ANTE-POST. Quando l'Inter di Stramaccioni batte il calcio di inizio noti subito una cosa: tutti vanno incontro al portatore di palla avversario, effettuando un pressing asfissiante. I centrocampisti sono un martello pneumatico e di questa situazione ne beneficiano i tre d'attacco. La gara di stasera conferma tutto ciò. Inter arrembante sin dai primi momenti di gioco, con un Maicon superlativo che offre due palloni al bacio dalla destra che non vengono sfruttati dagli attaccanti nerazzurri. Su entrambi i cross ci potrebbero essere due rigori, uno per fallo di mano e l'altro per fallo su Milito, ma l'arbitro preferisce non fischiare. Ci vorranno solo 23 minuti per andare in gol. Grazie a un calcio d'angolo battuto da Sneijder, la difesa rumena spazza di testa ma Cambiasso è intelligente a capire che il pallone va toccato di prima in porta e non di controbalzo. La palla rimbalza sulla linea di porta ed entra in rete. Vantaggio più che meritato. Il Vaslui è solo Altan, ma le sue folate offensive non preoccupano l'asse di sinistra coperto prima da Zanetti e poi da Nagatomo, subentrato subito all'infortunato Mudingayi. Nel secondo tempo l'Inter regge bene il colpo sino al 70' quando risente della temperatura e della preparazione effettuata sino a questo momento. Il Vaslui alza la testa e impegna per la prima volta Castellazzi con il centrocampista Ndoye, bravo a cercare il tiro di sinistro da fuori area. Ancora più bravo però il portiere ex Samp a volare e deviare la palla in calcio d'angolo. Gli attacchi dei rumeni sono confusionari e senza grande concretezza, ecco allora che Palacio prende il posto di Milito come prima punta, Sneijder gli da un assist al bacio e lui incrocia in porta battendo per la seconda volta il portiere. Il finale sarà solo di contenimento da parte dell'Inter e preoccupa solo un tiro ad incrociare di Varia che finisce sul fondo.FATTORE S. Quando Sneijder è ispirato come questa sera, capisci perchè nel 2010 hai fatto il triplete. E' un talento puro, ha una classe cristallina, è superlativo in ogni giocata che fa. Non si preoccupa soltanto di attaccare gli spazi, ma torna indietro, prende palla, apre il gioco sulle fasce e attira su di se tre avversari, liberando cosi i compagni. Tenta il tiro in porta, riesce a fare tunnel con un colpo di tacco, non contento batte un calcio d'angolo col sinistro. E' ispirato. Si sente e si vede. Prende per mano la squadra e la porta con sè. Può essere lui l'acquisto rivelazione dell'anno.#MAICONSTAY. Entrambi sono pelati, entrambi sono brasiliani, la stazza anche è molto simile, ma un conto è vedere il numero 42 con la scritta Jonathan sulla maglia ed un conto è veder macinare la fascia dal numero 13. Un certo signor Maicon. Solo il nome e le sue buffe espressioni incutono timore agli avversari. Fa capire subito di che pasta è fatto quando mette la palla da un lato, lui corre dall'altro e crossa un pallone col contagiri in area di rigore. Diciamolo senza alcun tipo di remora: è il miglior terzino destro del mondo. Ha senso svenderlo per soli 8 milioni? Abbiamo ancora pochi giorni per sperare che il 'colosso' rimanga ancora con noi. Bene scriviamo tutti quanti su twitter #maiconstay e gufiamo ogni tipo di offerta che possa arrivare in quel di Corso Vittorio Emanuele.800. Quando l'anormalità diventa la normalità. Alla partita numero 800 il capitano fa vedere come mai da 17 anni è sempre sulla cresta dell'onda. Semplice: ricopre mille ruoli differenti e quindi è l'uomo giusto per ogni occasione. Questa sera Zanetti prima inizia sulla fascia come terzino sinistro, poi va in mediana a ricoprire il centro destra. Senza un attimo di sosta, senza problemi quando trova sulla sua strada il veloce Altan. Ieri Stramaccioni l'ha definito 'bionico'. Io credo che bionico sia un eufemismo.twitter @marcorizzo1986