editoriale

Inter, vinci pure… tanto sei brutta!

Lorenzo Roca

Non c’è pace per noi interisti, come Francesca da Rimini e Paolo Malatesta siamo percossi dal vento funesto e sibillino, non della lussuria, ma della critica sportiva. Anche dopo aver vinto un derby. Ma dai, c’est pas possible! Lo so, non...

Non c’è pace per noi interisti, come Francesca da Rimini e Paolo Malatesta siamo percossi dal vento funesto e sibillino, non della lussuria, ma della critica sportiva. Anche dopo aver vinto un derby. Ma dai, c'est pas possible! Lo so, non ci si crede. Eppure è così.Nei giorni seguenti la vittoria sulla banda di Allegri (sia maledetto da me ogni doppiosenso), la lente d’ingrandimento è come di consueto focalizzata sull’Inter. In considerazione del fatto che ora questa squadra di insolenti si è messa anche a vincere diverse partite di seguito, bisogna trovare un nuovo valido motivo per giustificare siffatta osservazione speciale, per la quale ovviamente noi ringraziamo di tutto cuore.Cogitando e architettando si è finalmente giunti a formulare il nuovo capo d’imputazione per i Ranieri boys: l’assenza di gioco, vexata quaestio quando si parla di Inter. Per noi interisti rappresenta una sorta di anemometro. Quando sentiamo i sommi teorici del calcio che sibilano di Inter brutta e senza gioco vuol dire che siamo tornati in alto. Altrimenti soffierebbero sulla campagna acquisti sbagliata, su Milito che è finito, su Samuel che mangia troppi carboidrati, sulle ciglia finte di Pazzini e sul bollo scaduto dell’auto di Cambiasso.Quindi apriti cielo, i soloni e i teorici del bel calcio sono insorti in difesa delle trame cristalline e armoniose che l’Inter non è in grado di esprimere. L’ex allenatore rossonero Arrigo Sacchi (da me molto ammirato come allenatore, ndr) nel post derby ha dovuto assumere diverse pastiglie antiemetiche per poter analizzare la partita dell’Inter senza avere sussulti gastrici. Il suo volto però faticava a contenere un disgusto che nemmeno un bicchiere di aceto condito con trippa e nelsen piatti può causare. La procace conduttrice del medesimo proscenio invece ha rammentato per due volte che nelle statistiche di fine partita il Milan era in vantaggio su tiri totali, corner e possesso palla mentre l’Inter "perlomeno" nelle palle recuperate (a onor del vero mancavano anche ori, primiera a settebello) e sul gol annullato a Motta, dopo che un ex arbitro ha mostrato la regolarità dell’azione, ha tagliato corto “vabbè questa è la tua interpretazione”. E noi idioti che credevamo fosse il regolamento… Alcuni giornali hanno celebrato il successo nerazzurro infarcendo le pagine di aggettivi quali “cinico, utilitarista, sparagnino, difensivista, catenacciaro”. Senza parlare poi di quelli che addirittura hanno sentito la necessità o forse il dovere di chiedere scusa al Milan che si è lamentato dell’eccessiva rinuncia al gioco dei nerazzurri. Pare che sia in viaggio una raccomandata condita da mazzo di gardenie e mon cherì verso via Turati, a firma Moratti-Ranieri, allo scopo di emendare questo terribile peccato. Sul tema, altri quotidiani hanno persino sentito la lacerante necessità di chiedere pareri a ex allenatori, nella speranza di trovare una giustificazione per la bruttezza del gioco nerazzurro e di come possa esserci rimasto male il bellissimo Milan.Rispondiamo a costoro con una domanda. Ci illustrate quali sono le squadre paladine del calcio fragrante in Italia che hanno fatto sussultare voi esteti da salotto? Forse il Milan, che se non avesse Ibrahimovic sarebbe a pari punti col Novara? Oppure il Napoli, che ha vinto a Milano in un modo che la Juve di Moggi invidia e che è, se non ricordo male, dietro in classifica? Magari le due squadre bianconere, che corrono tantissimo e giocano in modo molto rapido, ma da quando correre come pazzi significa necessariamente giocare bene? Che sia la frizzante Roma di Luigi Enrico da Gijòn che venne a Milano contro l’Inter (di Gasperini) per giocare la stessa partita che ha fatto l’Inter contro il Milan domenica sera e fare 0-0? Tra l'altro, Barcellona a parte, non ci sembra che il panorama europeo del calcio sforni esempi di calcio-spettacolo tali da giustificare l'acrimonia di certi commenti.La morale per noi è questa: l'Inter poche settimane fa era quintultima e alla mercè di tutti, ora è quinta e quei tutti hanno rinforzato l'underwear. Per dirla alla Sor Claudio... intanto ci riempiamo la panza, per metterci il vestito bello ci sarà tempo.

P.S. Esprimo il mio rammarico per gli striscioni anti-Gattuso/Cassano, non degni di una tifoseria di alto lignaggio come la nostra. Anche perché, con Rino in campo, il successo avrebbe avuto un sapore ancor più intenso.