editoriale

JUVE, GUARDA IN CASA TUA!

Qualcuno, prima o poi, dovrà spiegarmi come mai il quotidiano sportivo di Torino si chiama “Tuttosport” e non “Tuttojuve”. Rientra nella cerchia dei tre grandi giornali sportivi italiani, ma è sotto tutti gli aspetti fazioso e di parte....

Sabine Bertagna

Qualcuno, prima o poi, dovrà spiegarmi come mai il quotidiano sportivo di Torino si chiama “Tuttosport” e non “Tuttojuve”. Rientra nella cerchia dei tre grandi giornali sportivi italiani, ma è sotto tutti gli aspetti fazioso e di parte. Un po’ come se un giornale di un partito estremo potesse incarnare un punto fermo nella reale rappresentazione dei fatti. Dopo questa prima considerazione passerei ai titoloni che lo stesso ha proposto oggi in edicola. Giù le mani dalla Juve!Mou, senti chi parla! E poi ancora Ecco il dossier di tutti i favori fatti ai nerazzurri! Facciamo un po’ di chiarezza. Un conto è essere tifosi. Un altro è parlare di fatti. Strano caso ma da quando è caduta la cupola di Moggi le classifiche virtuali si sono sprecate e guarda caso in queste classifiche l’Inter ha sempre beneficiato di qualche aiutino. Già, adesso è fin troppo facile. Ma prima con quale coraggio vi sareste azzardati a segnalare la sfilza di aiutini in favore della Vecchia Signora? L’avete mai fatto? Ah, non sento la risposta. Come diceva il vostro vecchio (o nuovo?) allenatore Marcello Lippi: Lasciamo perdere gli episodi. Gli ultimi due episodi contestati alla Juventus sono senza ombra di dubbio errori arbitrali. Derivati da un mix di inadeguatezza, impreparazione o sudditanza psicologica? Non lo so e non mi interessa. Di certo non sono ascrivibili ad una cupola. Come qualche tempo fa. Ciò che si contesta ai bianconeri ma soprattutto – e questo diciamolo - al capitano Alessandro Del Piero è la slealtà sportiva. La faccia tosta di chi ha appena ricevuto un regalo enorme e fa finta di niente. L’arroganza di chi pensa che gli altri siano fessi. Personalmente vincere facile (in maniera scorretta) mi provoca disgusto. Alex è stato per anni il campione vincente, quello dei gol spettacolari, delle tantissime presenze, della Juve in B (oggi se ne vanta, ieri un po’ meno), quello che nello spogliatoio si fa come vuole lui, quello che calciopoli non si sa cosa fosse e via dicendo. Dichiarare dopo il rigore inesistente di domenica che il fallo era netto è abbastanza ridicolo, ma legittimo. Lamentarsi perché il popolo insorge davanti alla sua mancanza di fairplay no. Il nuovo profilo Juve non è mai venuto fuori. Chi come Ranieri ci aveva lavorato è stato allontanato. Perché la Juve è la Juve. E’ quando viene attaccata a ragione, rigira la frittata.A questo punto quale obiettivo migliore se non Mou e l’Inter? L'etichettà dell'onestà ai bianconeri non è mai andata giù. Ecco allora oggi un “dossier” (mezzo paragrafo) di presunti aiutini concessi all’Inter. Tra questi presunti “aiutini” è difficile trovarne uno decisivo. Il gol di Matri era regolare ma l’Inter ha dilagato in quanto a reti, quindi irrilevante. Il presunto gol in fuorigioco di Milito in Inter-Napoli, anch’esso irrilevante. Di contro mancano tutti quegli episodi (e non sono pochi) che hanno penalizzato i nerazzurri. Nel derby di andata la mancata espulsione di Gattuso sul rigore. In Bologna-Inter espulso Maicon per qualcosa che ci sfugge: il brasiliano salterà la partita con la Juventus. Il rigore negato a Milito per fallo di Caceres assomiglia tantissimo a quello concesso in Champions a Olic sempre atterrato da Caceres. Il gol del 2-0 del Siena è viziato da un fuorigioco. In Bari-Inter Bonucci non viene inspiegabilmente espulso e al Bari Rosetti fischia un rigore della stessa entità di quello che invece nega all’Inter a Napoli. Dettagli irrilevanti? Oppure nel paragrafo del dossier di oggi non ci stavano? Per conto nostro Alessandro Del Piero può continuare a tuffarsi come ha fatto contro la Lazio, ma non pretenda che per questo gli si diano grandi pacche sulle spalle. E si ricordi di quanto disse diversi anni fa in seguito a una delle tante regalie della storia bianconera. “Non era rigore, ma non ho fatto in tempo a dirlo all’arbitro.” Chissà che la prossima volta il tempo non lo trovi…