editoriale

Keep calm

Sabine Bertagna

Sulla carta il calcio è una roba semplice e lineare. Compri i giocatori, li metti in campo e se hai comprato dei giocatori buoni, in teoria, vinci senza troppi problemi. Il calcio deve per forza essere una roba semplice perché a leggere il 90%...

Sulla carta il calcio è una roba semplice e lineare. Compri i giocatori, li metti in campo e se hai comprato dei giocatori buoni, in teoria, vinci senza troppi problemi. Il calcio deve per forza essere una roba semplice perché a leggere il 90% dei commenti su Twitter su come sia opportuno fare giocare una squadra, su chi debba essere schierato e soprattutto in quale ruolo, le soluzioni sembrano lì a portata di mano. A portata di tutti. Come mai non se ne è accorto nessuno? Di quellli che fanno l'allenatore di mestiere, intendo?

C'è che a Mancini si sta già rimproverando (ancora sottovoce) il troppo ottimismo. I risultati delle amichevoli non lo hanno certo aiutato. Nelle ultime 4 partite solo sconfitte e nemmeno un gol segnato. L'Inter è sembrata ancora una squadra in fase sperimentale, che sta lavorando per ottimizzare un equilibrio e che non ha tempo per soffermarsi su un'amichevole persa. Non ha tempo perché deve lavorare e questo non è davvero il momento delle chiacchiere. Il tempo, proprio lui, è tiranno. Mancano tre settimane all'inizio del campionato. Tre settimane e sarà campionato. Tifosi pieni di speranza. Lotta per i tre punti.

C'è che l'Inter ha cambiato e sta cambiando molto. Se verranno fatte delle cessioni potrebbero arrivare altri giocatori. La squadra della scorsa stagione è stata stravolta ed era piuttosto evidente che ciò andasse in qualche modo fatto. Dopo il mercato di gennaio è dura sbilanciarsi ma sulla carta ci sono giocatori intriganti, che anche in questo calcio estivo hanno lasciato intravedere cose buone. Appigli per un futuro più roseo. Ma tornando al tempo sarebbe bello poter affermare con sicurezza che una volta schierati tutti i giocatori nuovi la squadra sia destinata a raccogliere immediati successi. La via è lunga e conviene non spazientirsi. Perché tanti giocatori nuovi significano maggior lavoro all'intesa di squadra. Significano pazienza per quanto riguarda il fisiologico bisogno di ambientarsi, i meccanismi di dialogo con i compagni in campo,  l'11 titolare migliore sul quale puntare. Difficile quindi vedere un'Inter brillante nell'immediato. Ha ragione Mancini a dire che in questo momento ci sta. E ha ragione a concentrarsi sul lavoro. E pur non sottovalutando il calcio estivo nella sua totalità non possiamo fare altro che aspettare più o meno fiduciosi. E nel frattempo magari andare in vacanza. 

Twitter @Sbertagna