editoriale

Kovacic e Guarin: nati per essere divisi. Il campo ne respinge uno, l’Inter dovrà  gestire…

Alessandro De Felice

“Se gioca Kovacic scontento un altro”. Le parole sono di Walter Mazzarri. L’altro lo abbiamo individuato: E’ Fredy Guarin. Non c’è verso, almeno in questo preciso momento storico, nel centrocampo dell’Inter, non c’è posto per...

“Se gioca Kovacic scontento un altro”. Le parole sono di Walter Mazzarri. L’altro lo abbiamo individuato: E’ Fredy Guarin. Non c’è verso, almeno in questo preciso momento storico, nel centrocampo dell’Inter, non c’è posto per entrambi.

Quello che accadrà nel prossimo mercato di giugno è ancora tutto da definire, ma la domanda da porsi è: uno dei due sarà disposto ad accettare un altro anno come quello che sta per chiudersi? Di getto verrebbe da rispondere che è abbastanza difficile, soprattutto se consideriamo l’espressione “mazziata” di Guarin dopo il gol siglato al Parma (dopo appena tre panchine consecutive) e le recenti parole di Mateo Kovacic: “Ho iniziato a giocare con continuità e adesso non mollo più la maglia da titolare”.

Sana concorrenza verrebbe da pensare, d’altronde chi non vorrebbe avere Guarin come alternativa a Kovacic o viceversa? Vero, ma fino a un certo punto: l’Inter ha pianificato una chiara politica relativa al monte ingaggi. I calciatori che percepiscono un salario pari a quello di Guarin (3 milioni più bonus) devono assolutamente essere protagonisti e titolari indiscussi della futura compagine nerazzurra. Una riserva da oltre 3 milioni d’ingaggio in panchina è un lusso che questa Inter non può ancora permettersi.

Perché non insieme? al momento sembra pura fantascienza immaginare Kovacic e Guarin contemporaneamente in campo. Quanto meno da mezzali. Entrambi subiscono inesorabilmente lunghi periodi di appannamento nel corso della partita, alternando grandi giocate a pause di riflessione, che si sa quando iniziano e non quando cessano. Break psicologici costituiti da sbavature difensive e palloni persi con la squadra sbilanciata all’attacco. Un mix mortale. Se il momento no di Guarin combacia con quello di Kovacic, la tragedia è compiuta.