editoriale

KOVACIC VS KOVACIC

Sabine Bertagna

Da quando veste la maglia nerazzurra non ha mai segnato. L’assenza di reti e i 2 cartellini gialli sono gli elementi che accomunano le due stagioni in nerazzurro di Mateo Kovacic. Arrivato nel gennaio 2013, Mateo era diventato, partita...

Da quando veste la maglia nerazzurra non ha mai segnato. L'assenza di reti e i 2 cartellini gialli sono gli elementi che accomunano le due stagioni in nerazzurro di Mateo Kovacic. Arrivato nel gennaio 2013, Mateo era diventato, partita dopo partita, un elemento imprescindibile nell'Inter di Stramaccioni. Nell'Inter di Mazzarri lo sta diventando adesso. Ecco i dati a confronto delle due stagioni (ricordiamo che in quella 2012/2013 Mateo ha vestito il nerazzurro da gennaio).

2012/2013: sono 1.025 i minuti giocati per 13 presenze complessive. Di queste 13 presenze 11 sono da titolare. Mateo è subentrato 2 volte, è stato sostituito in un'occasione e ha racimolato 4 panchine. 2 i cartellini gialli. Zero gol

2013/2014: sono 1.523 i minuti giocati per 31 presenze complessive. Di queste 31 presenze 13 sono da titolare. Mateo è subentrato 18 volte, è stato sostituito in 5 occasioni e ha racimolato 23 panchine. 2 i cartellin gialli. Zero gol

I numeri non raccontano molte cose. Non raccontano dell'infortunio a Pinzolo, nel pieno della preparazione. Penalizzante per l'inizio di stagione di Mateo. Non raccontano la probabile delusione (anche se mai confessata) di aver finito una stagione al centro del progetto e di essere diventato una seconda scelta nella successiva. Non raccontano i pensieri di un giovanissimo al quale è stata consegnata la maglia nerazzurra numero 10: un onore, ma anche una grande responsabilità. Non raccontano nemmeno la bellezza delle meravigliose giocate in velocità a tagliare le difese avversarie e a mandare i propri compagni in rete sicura. Non raccontano, infine, il desiderio di affermarsi come un campione indiscusso, con i colori che lo hanno cercato e voluto. Non lo raccontano ancora, ma ci auguriamo che presto lo possano fare.

Twitter @SBertagna