editoriale

L’Analisi di Scanziani

WERDER BREMA – INTER 3 – 0 39’ PRODL – 49’ ARNAUTOVIC – 88’ PIZARRO Breve analisi della partita. L’Inter si presenta a Brema con una formazione molto improvvisata, sia nei componenti sia nello schieramento tattico. Modulo...

Alessandro De Felice

WERDER BREMA - INTER 3 - 0

39’ PRODL – 49’ ARNAUTOVIC – 88’ PIZARRO

Breve analisi della partita.

L’Inter si presenta a Brema con una formazione molto improvvisata, sia nei componenti sia nello schieramento tattico. Modulo nuovo 4-4-2 , che modificherà nel corso della gara passando all’inizio del secondo tempo ad un 4 – 3 – 3. Difesa improvvisata con esordio di Orlandoni in porta, Zanetti a destra, Cordoba centrale di destra affiancato da Cambiasso a sinistra,retrocesso sulla linea difensiva, e il giovane Biraghi a sinistra. In mezzo al campo disposti in linea 4 centrocampisti, da destra Santon, Nwankwo, Thiago Motta e Muntari. Due punte Pandev ed Eto’o. Con il cambio di Santon per Biabiany al 49’,dopo aver subito il secondo gol e quello di Natalino per Zanetti 4’ dopo, la squadra passa ad un 4-3-3 con Eto’o che si sposta a sinistra. Avrebbe dovuto giocare Materazzi ma si è fermato per un infortunio prima della gara stessa. Per circa 30’ la partita è abbastanza equilibrata, nessuna delle due squadre ha il soppravvento sull’altra e il gioco si sviluppa prevalentemente a centrocampo. Da notare un tiro al 31’ di Almeidada posizione defilata sulla sinistra parato bene da Orlandoni. La svolta arriva al 39’ quando in seguito ad un calcio d’angolo battuto dalla destra, Prodl di testa con la complicità di una deviazione di Cordoba, segna il gol che sblocca la gara e porta in vantaggio il Werder.Nel secondo tempo dopo 4’ Arnautovic segna il gol del 2 – 0 con una bella conclusione di sinistro su cros dalla sinistra anticipando Canbiasso. In pratica la partita finisce con questo secondo gol perché l’Inter non ha la forza e la qualità per reagire. Santon viene sostituito da Biabiany al 49’ e al 53’ Zanetti lascia il posto a Natalino. Eto’o passa a sinistra e si passa ad un 4-3-3. Al 66’ palo di Cambiasso in seguito ad un calcio d’angolo, Orlandoni para su di un avversario con i piedi. Al 72’ Mariga per Thiago Motta. Al 79’ palo del Werder, 81’ traversa, 87’ terzo gol di Pizarro e infine incrocio dei pali di Pandev al 90’. Questa in sintesi la partita. Poteva anche finire in goleada per il Werder.

Fase difensiva: abbastanza buona per i primo 40’ fino al primo gol, concedendo pochissimo agli avversari, dopo il primo gol ma soprattutto dopo il secondo segnato ad inizio ripresa, la squadra si è disunita offrendo agli avversari la possibilità di affondare e segnare altre reti, un palo ed una traversa, un po’ per il poco filtro fatto dal centrocampo e un po’ per la giovane età di qualche componente. Errori di reparto, non si poteva chiede di più ad una linea difensiva che giocava per la prima volta insieme, e qualche errore di marcatura individuale, gol di Pizarro su tentativo di anticipo di Cambiasso, così come il secondo di Arnautovic che doveva essere marcato davanti o lasciato in fuorigioco, sempre da Cambiasso.

Fase offensiva: la fase offensiva è stata lasciata esclusivamente alle iniziative delle due punte, sopratutto su iniziative personali, Pandev ha sciupato una azione in contropiede tirando dal limite con un compagno libero sulla destra in parità numerica, ha colpito un palo al 90’ su assit di Biraghi. Mentre Eto’o si è visto poco, sia in fare conclusiva che come assistman. Dei centrocampisti il soloThiago Motto ha cercato nei primi 30’ di dare una mano alla costruzione della manovra, ricevendo poco aiuto sia da Santon che da Muntari, mentre Nwankwo si è dedicato alla fare difensiva. Raramente si è arrivati sul fondo per il cros e non si mai riusciti a liberare un compagno per la conclusione. Dallo schieramento iniziale si può pensare che la partita abbia una importanza relativa. Rispetto all’Inter che ha vinto la finale di Champion ci sono 4 giocatori: Zanetti, Cambiasso, non nella loro posizione di centrocampisti, Pandev ed Eto’o. Troppo poco per pensare di essere competitivi in europa, in più c’è l’esordio di Orlandoni, l’’impiego del giovane Biraghi, di Nwankwo e Santon, e poi di Natalino, giovani di belle speranze ma in un contesto di squadra poco competitivo, non si può pretendere che siano loro a risolvere i problemi.

Aspetti positivi: l’impiego di alcuni giovani che hanno la possibilità di maturare esperienze, Thiago Motta che ha giocato per circa 75’ aumentando la sua tenuta e quindi il ritmo gara, la speranza che nessuno si sia infortunato, Zanetti dovrebbe essere uscito per precauzione in seguito ad un contrasto. Il passaggio del turno con una giornata di anticipo ha consentito di non rischiare nessun titolare in condizioni fisiche precarie, di non affrettarne il recupero e quindi di poter restare ad Appiano Gentile, lavorare e prepararsi per il mondiale. Dei titolari di questa sera alla competizione che assegnerà il titolo di campione del mondo probabilmente ci saranno solo Zanetti, Cordoba, Cambiasso, Pandev ed Eto’o.

Aspetti negativi: il risultato abbastanza pesante, ma è importante non lasciarsi condizionare da questo risultato. A Brema è scesa in campo una squadra con la maglia dell’Inter, ma sicuramente non quella che la società e l’allenatore avevano disegnato ad inizio stagione, quindi bisogna avere la forza di ripartire pensando che i valori di questa squadra non sono quelli espressi oggi, senza fare drammi o processi a nessuno. Archiviare il risultato e pensare positivo in vista degli impegni veramente importanti.