editoriale

L’illusione di una stagione

L’Inter di quest’anno è un’illusione. E’ l’Inter del primo tempo con la Juve, che le tiene testa, la ricaccia nella sua area, fa la faccia brutta. Una faccia che si squaglia con il passare del tempo quando,...

Sabine Bertagna

L'Inter di quest'anno è un'illusione. E' l'Inter del primo tempo con la Juve, che le tiene testa, la ricaccia nella sua area, fa la faccia brutta. Una faccia che si squaglia con il passare del tempo quando, immancabili, affiorano i soliti errori banali. Le imprecisioni e le disattenzioni. Gol presi in manierà dilettantesca. Potremmo scrivere un manuale su come rovinare tutto perfettamente. In questo siamo piuttosto perfetti, purtroppo.

La partita con la Juve ha evidenziato né più né meno quello che siamo. Ci ha ricordato perché le nostre aspettative siano imbrigliate, perché sognare sia così frustrante, perché non si riesca a fare due passi avanti senza farne tre indietro. Siamo fermi. Lontana anni luce dalla Juventus e non solo per quanto riguarda i risultati in campo. Lontana per ricavi e per portafoglio. Come ha ricordato Mancini "servono big". E' un'Inter da rifare negli interpreti e nelle intenzioni. Dalla testa ai piedi.

Cambieranno gli interpreti, se ne andranno giocatori. Bisognerà lavorare anche all'atmosfera. Giocare qui non è uguale a giocare in altri posti. Di questo, chi verrà, dovrà essere consapevole. C'è bisogno di entusiasmo e non di facce che raccontino la volontà di essere in un altro posto. Di gente che voglia rimanere, non scappare. Si può voltare pagina. Non possiamo fare a meno di credere in questo. E non possiamo più aspettare perché siamo fermi da troppi anni. Anni che sembrano secoli. Riacciuffare la parte alta della classifica, tornare ad essere competitivi, giocare in Champions. Non abbiamo alternative. La direzione è quella. Rischiare il tutto per tutto. Senza voltarsi indietro. Mai più.

Twitter @SBertagna