editoriale

L’IMPORTANTE E’ ANNOIARSI

Saranno sicuramente contenti i detrattori del Vate di Setubal: “Mourinho parla, troppo” – “Mourinho carica l’ambiente” – “Mourinho non ci deve dare lezioni” ecc… ecc… come si potrà “leggere” in questi...

Giovanni Montopoli

Saranno sicuramente contenti i detrattori del Vate di Setubal: “Mourinho parla, troppo” - “Mourinho carica l'ambiente” - “Mourinho non ci deve dare lezioni” ecc... ecc...come si potrà “leggere” in questi giorni sui principali quotidiani sportivi e non, Mourinho non parla da una settimana e attorno all'ambiente sportivo riecheggia una NOIA mortale. Tutto questo è Josè, qualcuno voleva abbassare i toni, bene ora i toni sono al minimo storico, non si parla di nulla, non ci sono vespai, non ci sono illazioni o semplicemente non c'è nulla da dire e da scrivere. A noi sicuramente manca, manca molto a dire il vero, manca quell'analisi OBIETTIVA a fine a gara, mancano quelle perle, per la maggior parte indirizzate ai porci, manca quel pizzico di dinamismo dialettico al quale ci eravamo abituati e che non ci stancherà mai, perchè ad ascoltare uno che parla non per frasi fatte non può annoiare. Balotelli ieri ha giocato con 39 di febbre e per molti ha STECCATO. Eto'o non ha inciso sulla gara come avrebbe dovuto, si continua a parlare di Inter e di possibili agganci, di tabelle, di torti e di favori, senza che il principale attore si pronunci. Questo è quello che molti volevano, questo è lo specchio fedele di quella che potrebbe essere l'era POST MOURINHO, se qualcuno è contento alzi la mano, ma per quanto mi riguarda la noia di questo momento comincia a diventare fastidiosa. Siamo stati abituati molto bene, siamo (sono) talmente dipendenti dal tecnico portoghese, che durante la gara di ieri sera le telecamere non hanno fatto altro che indugiare sul tecnico portoghese sceso fino in zona executive per impartire gli ordini giusti ai propri ragazzi, e naturalmente nelle trasmissioni sportive a seguire non si è parlato d'altro. È lui il vero artefice naturale di questo sport che in Italia sta tornando a splendere anche e sopratutto grazie alle sue interviste, alle sue dichiarazioni, alle sue lune a tutto quello che gira attorno al fenomeno di Setubal. Il silenzio assordante di questa settimana è quanto di più triste possa esserci, e la voglia di tornare ad ascoltarlo è troppa. Passerà anche questa squalifica, lasciandoci in dote quello che potrebbe essere un periodo che molti vorrebbero prossimo, il nulla più assoluto: “la squadra ha giocato bene” - “potevamo fare qualcosa di più” - “non parlo di arbitri”. Ecco, questo è quello che vorrebbero, questo è quello che non avranno.