editoriale

L’INTER (DI NUOVO) AGLI ARGENTINI. IL NUOVO LEADER…

Sabine Bertagna

E’ una tradizione che non si perde. L’Inter negli ultimi anni è stata spesso popolata da giocatori argentini e tuttora continua ad esserlo. Il “famoso” club dell’asado composto da uno zoccolo duro di...

E' una tradizione che non si perde. L'Inter negli ultimi anni è stata spesso popolata da giocatori argentini e tuttora continua ad esserlo. Il "famoso" club dell'asado composto da uno zoccolo duro di senatori: Zanetti, Cambiasso, Samuel, Milito. Se ne sono dette e scritte un po' di tutti i colori. La verità, come in tutte le cose, sta probabilmente nel mezzo. Via loro, la colonia si è nuovamente ripopolata. L'attacco parla indubbiamente argentino: Palacio, Icardi, Botta, Alvarez e ora anche Osvaldo (italo-argentino). E poi ci sono Carrizo, Campagnaro, Silvestre e Schelotto. Di questi ultimi probabilmente non tutti rimarranno anche nella prossima stagione. Al momento, però, contribuiscono a tenere viva la "colonia dell'asado". Numeri curiosi che raccontano la storia nerazzurra. Le sue radici. Le sue propensioni.

Ma come succede più o meno silenziosamente in tutte le squadre, ci sono giocatori che sono incredibilmente più leader di altri. E questo al di là delle proporzioni che vedono predominare alcune nazionalità su altre. Esteban Cambiasso era uno di questi. Lo vedevi sbracciarsi in campo e dare input come un vero e proprio allenatore. Un ruolo che oggi potrebbe essere ricoperto da un giocatore non argentino. Nemanja Vidic, che si sta ambientando alla velocità della luce e alla stessa velocità ha già fatto intravedere lampi di super carisma, potrebbe ereditare lo scettro dell'ex nr.19. Nonostante le iniziali e le fisiologiche difficoltà dettate dalla lingua, Nemanja si fa capire e detta i tempi in un ruolo chiave come quello della difesa. Gli piace anche segnare. Tanti gli aspetti che lo accomunano a Cambiasso. Spesso e volentieri il vero leader parlante in campo non è per forza il capitano. E anche questa curiosità fa parte della tradizione. 

Twitter @SBertagna