Non ci sono più le estati di una volta. E' pieno agosto e ci manca poco che San Siro registri un tutto esaurito. L'accoglienza ai Campioni d'Italia e d'Europa è sontuosa; nell'aria si respira un'inconfondibile voglia di calcio giocato. Si ricomincia da un classico, Inter-Roma. Si ricomincia dalla sfida che ha contraddistinto l'ultima stagione. Di fatto la Supercoppa sarebbe già di diritto e diproprietà dei nerazzurri, vincitori sia dello scudetto che della Coppa Italia. A scendere in campo è la stessa formazione da sogno di Madrid. Meno incisiva e veloce, ma per nulla arrendevole. Nel primo tempo i nerazzurri subiscono la velocità dei giallorossi, ma quando si avvicinano alla porta avversaria sono sempre pericolosi. Sulla panchina c'è una novità, Rafa Benitez. Il testimone passato da Mourinho è in buone mani. Il Capitano corre per tre, Sneijder delizia con tocchi pregevoli di chi non ha mai smesso di giocare nemmeno per un istante, Eto'o la mette dentro con sorprendente facilità. Nel finale le solite irritanti scaramucce (ma era veramente il caso che Totti, dopo il fallaccio in Coppa Italia, giocasse?) in campo e non solo. Dagli spalti romanisti piovono petardi, ma l'arbitro, che non ha certo spiccato per personalità, non se la sente di applicare il regolamento. Non vincete mai, cantano i sostenitori nerazzurri. E l'Inter si aggiudica il quarto titulo, il primo dell'era Benitez. Convince la mentalità. La tensione. Si tratta di un inizio. Un buon inizio...
editoriale
L’Inter ricomincia “Benitez”!
Non ci sono più le estati di una volta. E’ pieno agosto e ci manca poco che San Siro registri un tutto esaurito. L’accoglienza ai Campioni d’Italia e d’Europa è sontuosa; nell’aria si respira un’inconfondibile...
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