editoriale

L’ultimo giorno di mercato

Sabine Bertagna

L’ultimo giorno di mercato? Una perfetta festa dell’irrazionalità. E’ molto simile ad un Natale per il quale ci si è ripromessi lo scambio di pochi regali: la speranza di una sorpresa all’ultimo minuto è dura a morire....

L'ultimo giorno di mercato? Una perfetta festa dell'irrazionalità. E' molto simile ad un Natale per il quale ci si è ripromessi lo scambio di pochi regali: la speranza di una sorpresa all'ultimo minuto è dura a morire. In quest'ottica, l'ultimo giorno di mercato è stato vissuto dagli interisti con angoscia e crescente delusione. Per buona parte della giornata aleggiava infatti la convinzione che l'Inter riuscisse ad accaparrarsi una punta. Una convinzione dettata dalla logica, viste le tre competizioni alle quali i nerazzurri sono chiamati a partecipare. Palacio, Icardi, Osvaldo. Basta un raffreddore, ci si diceva con convinzione nel corso del lunedì di fine mercato. Eppure la quarta punta non è arrivata.

Ausilio ha fatto il possibile e anche l'impossibile. Ha cercato di sistemare i giocatori non utili a Mazzarri e fino all'ultimo ha sperato di poter trovare una soluzione economicamente vantaggiosa per Guarin. Così non è stato e piuttosto che svenderlo o darlo in prestito non oneroso l'Inter ha preferito tenerlo. Questa operazione ha di fatto bloccato a catena tutte le altre. Il Milan si è buttato a capofitto su Bonaventura, che sembrava vicinissimo ai nerazzurri. Lo ha fatto con il solito stile baldanzoso di chi sta fregando il suo rivale di sempre. Se non sono nerazzurri a Milanello non li vogliono, insomma. 

L'immobilismo finale unito al passaggio di Bonaventura in rossonero ha sicuramente lasciato l'amaro in bocca. Il Milan è riuscito a trovare un modo per coprire la svendita del suo talento migliore al Benfica (Cristante). I cugini sono bravissimi in questo tipo di comunicazione. Ineccepibili. I nerazzurri rimangono con tre punte e Mazzarri, all'occorrenza, non potrà più ignorare il giovanissimo Bonazzoli in panchina. L'ultimo giorno di mercato non può cancellare quanto fatto fino a quel momento. Alla Pinetina sono arrivati Vidic, Dodò, M'Vila, Medel e Osvaldo. L'Inter ha una rosa totalmente rinnovata. Dopo il pareggio incolore con il Torino i tifosi si aspettano di vedere qualcosa di nuovo anche nel gioco. Qualcosa che faccia dimenticare la seconda parte di stagione dello scorso campionato. Qualcosa che faccia dimenticare l'ultimo giorno di mercato.

Twitter @SBertagna