editoriale

La differenza la fa la corsa. Il rigore e l’espulsione emblemi della disfatta. Ora basta con questi sconosciuti!

Alessandro De Felice

Stagione maledetta quella di quest’anno se si vuole pensare al fato come unico fattore determinante. Stagione disastrosa invece se si pensa a tutti i problemi che ci sono alla base di questo andamento negativo in campionato. La sconfitta con...

Stagione maledetta quella di quest'anno se si vuole pensare al fato come unico fattore determinante. Stagione disastrosa invece se si pensa a tutti i problemi che ci sono alla base di questo andamento negativo in campionato. La sconfitta con l'Udinese brucia e fa capire che l'Inter, in questo momento, può soltanto attendere e contenere, perchè ogni qualvolta si proponga di produrre gioco, non ha le capacità fisiche per fare entrambe le fasi: difensiva e offensiva.TANTA CORSA. E' il primo elemento che risalta agli occhi degli spettatori di San Siro. Armero, Basta, Asamoah non sono di certo Xavi, Iniesta e Fabregas, ma hanno gamba e non si fermano mai. Quando l'Inter cala, loro crescono. I polmoni dell'Inter sono appesantiti come quelli di un fumatore accanito, mentre quelli dell'Udinese invece sono puri ed allenati come quelli di un bambino di 10 anni. Cambiasso e Motta nel mezzo rallentano l'azione, Alvarez va a rilento di suo e non capendo che accentrandosi intasa solo gli spazi, arreca solo danni alla fase propositiva. L'unica nota lieta è quella di Faraoni, che dimostra come si possano avere corsa e personalità a 20 anni. Suoi i cross migliori per la testa di Milito e Pazzini, sue le discese sulla destra che oscurano totalmente Armero, desaparecidos sino alla sostituzione del ragazzino romano.

PROFONDO ROSSO. Quello di Capitan Zanetti. In oltre 750 gare disputate con la maglia dell'Inter, l'unico rosso in carriera risaliva al Febbraio del 1999 quando si fece espellere in Coppa Italia nella sfida contro il Parma. Provoca il rigore che potrebbe dare il 2 a 0 all'Udinese, per tentare di salvare in extremis una situazione ormai disastrosa. Altro episodio alla Dario Argento è il rigore tirato da Pazzini. Scivola purtroppo su un terreno inguardabile, ma anche in questo il fato non ci aiuta minimamente. Il rigorista designato solitamente è Milito, ma non può batterlo a causa dell'intervento di Ferronetti che lo ha atterrato in area.

CHI L'HA VISTO? L'Attacco nerazzurro risente ovviamente della prestazione del centrocampo e delle ali che purtroppo fanno poco. Anche loro però non si dannano più di tanto per cercare palloni giocabili. L'assenza di Sneijder si fa sentire, perchè in questo momento è l'unico capace di improvvisare in mezzo al campo. Milito non vede mai la porta, mentre il Pazzo è sfortunato nel calcio di rigore ma non fa molto per pungere.Quando la situazione è questa c'è poco da fare purtroppo.GIOVANI SI MA...di valore! A Gennaio non dovranno arrivare i soliti perfetti sconosciuti che da ormai due anni vengono in viaggio premio in quel di Appiano Gentile. Basta scolaretti senza carattere. Passi il periodo di ambientamento, ma nell'Inter non può durare più di 3 partite. Castaignos, a parte il gol col Siena, sino ad adesso è parso solo lento, macchinoso e legnoso; Jonathan è un desaparecido e non è riuscito a dimostrare niente; Alvarez qualcosa invece ha dimostrato e cioè di essere inadeguato a vestire la maglia nerazzurra. I complimenti delle ultime giornate, sono frutto soltanto della concezione italiana di gioco del calcio: se vinci una gara sei bravo, se ne perdi una sei scarso, se rivinci quella successiva sei di nuovo un fenomeno. Questo giovane argentino invece è apparso sempre costante nel suo rendimento: inguardabile. Fisicamente non ha lo stesso ritmo degli avversari (anche se trovare in questo momento un nerazzurro con corsa è come cercare un ago in un pagliaio) , tecnicamente questo suo fantomatico sinistro non si è mai visto e tatticamente ancora non ha capito che ruolo ricopre e come si sta in campo.Si spera che 'Babbo Natale' Moratti a Gennaio porti qualche volto nuovo anche in avanti oltre che nella mediana. E poco importa se i nuovi acquisti potranno 'parlare russo', l'importante è trovare qualcuno che ci salvi da questo oblio!