editoriale

La giustizia è uguale per…noi

La tredicesima giornata di campionato sicuramente non può stabilire il capolinea per un tecnico che, nonostante i 9 punti di distacco dalla vetta, resta in sella sulle tre competizioni in ballo, quattro se vogliamo aggiungere la coppa Italia....

Giovanni Montopoli

La tredicesima giornata di campionato sicuramente non può stabilire il capolinea per un tecnico che, nonostante i 9 punti di distacco dalla vetta, resta in sella sulle tre competizioni in ballo, quattro se vogliamo aggiungere la coppa Italia. Troppi gli infortuni, molte le perplessità sul suo carisma, tante le così dette vedove di Mourinho che alimentano quel sentimento di sfiducia. Due gare, anzi tre, Twente, Parma e Lazio, sperando di chiudere il discorso qualificazione già domani, che però rappresentano quella sottile linea al di là della quale lo spagnolo non deve scendere. Formazione in emergenza contro gli olandesi, formazione largamente rimaneggiata contro i Ducali, e poi visita alla Lazio dove potrebbe rientrare quantomeno Diego Milito. Eto'o paga l'errore, solo lui però. Il problema, e qui probabilmente sarebbe giusto analizzare i fatti, è che la prova televisiva viene usata con un feroce costante nei confronti dei nerazzurri più di quanto non lo si faccia con le altre squadre. E pazienza se sul pugno rifilato da Cesar al Re Leona, il direttore di gara fosse girato dalla parte opposta, alla fine è sempre meglio ricevere piuttosto che lasciar ancora spazio a qualcuno che sul proprio sito ufficiale potrebbe inserire “piacevoli” postille sull'utilizzo della prova televisiva. In fin dei conti, se del pugno di Gattuso rifilato a Del Piero e della testata di Ronaldinho ai danni di Pellegrino, ne parliamo solo noi, possiamo sfogarci quanto ci pare, i risultati alla fine non cambiano...o forse si?