editoriale

La guerra in campo

Una partita può trasformarsi in una guerra. Samp-Inter lo è stata ed era inevitabile. Settimane di preparazione a quell’attimo in cui i due ex amici si sarebbero guardati e forse dati la mano. Icardi ci ha provato, Maxi Lopez si è...

Sabine Bertagna

Una partita può trasformarsi in una guerra. Samp-Inter lo è stata ed era inevitabile. Settimane di preparazione a quell'attimo in cui i due ex amici si sarebbero guardati e forse dati la mano. Icardi ci ha provato, Maxi Lopez si è scostato. Ognuno ha le sue ragioni, ma quando queste ragioni scendono in campo insieme ai giocatori diventano, inevitabilmente, un fatto di tutti. La Samp ha giocato oltre che per Sinisa anche per vendicare l'onore di Maxi. Non c'è niente di più grave che prendersi la donna di un tuo amico, dicono. Forse ha a che vedere anche con la paura di sentirsi giudicati meno virili agli occhi di tutti, aggiungo.

Wanda non era presente, ma tutto parlava di lei. Il copione della storia è stato scritto dal destino per infierire sui rancori di Maxi Lopez. A segno Icardi (accolto da bordate di fischi e insulti), che esulta facendo segno di non sentire i fischi, con le mani alle orecchie. Dietro di lui orde di tifosi che lo apostrofano in mille modi. Da questo gesto nasceranno pagine e pagine di rimproveri e consigli per diventare più saggio. Mauro viene ammonito come mai lo era stato in occasione della stessa esultanza. Troppa provocazione.

La partita prosegue, l'ambiente è surriscaldato. In campo e sugli spalti. La Samp ha l'occasione di pareggiare i conti con un rigore che a tutti i costi Maxi Lopez, definito adulto dalla Gazzetta dello Sport, si ostina a voler battere al posto del rigorista Eder, che gli concede il tiro dal dischetto. Il destino è maligno e si chiama Handanovic. Rigore parato. Ai limiti della beffa. Si scatena anche una mezza rissa con protagonista Eder che sfida Samuel (avete capito bene, Samuel!) e che alla fine è costretto a uscire per un cartellino rosso. Icardi ne segna un altro e viene poi sostituito beccandosi una standing ovation. Di fischi. Un delirio che finisce 0 a 4 per i nerazzurri.

Su Icardi si è scritto di tutto. Immaturo, provocatore e poi insulti che non ripetiamo. Si è parlato poco dei gol che segna e di come giochi. Secondo la Gazzetta dello Sport un uomo sul quale ci sarebbe molto da ridire. Al quale tutto questo (?) potrebbe un giorno anche tornare indietro. Ieri Mauro ha voluto esagerare e ha postato una foto con una mano che faceva le corna. Poco elegante e superfluo. Domenica aveva già stravinto. Maurito è insensibile alla pressione. Anzi, come ha detto Handanovic a fine partita, lo carica. Maurito scende in campo e segna mentre tutti intorno a lui ciarlano. Ha vinto lui, non c'è altro da aggiungere. Il chiacchiericcio di contorno è inutile. Tanto Mauro non lo sente.

Twitter @SBertagna