editoriale

La nuova Inter che vuole il Mancio

In tanti l’avevano preso per un pazzo visionario. Roberto Mancini, invece, non parlava a caso. Datemi fiducia, le cose cambieranno. Anche perché peggio di così non potevano andare. I gol presi all’ultimo minuto contro il Torino e,...

Sabine Bertagna

In tanti l'avevano preso per un pazzo visionario. Roberto Mancini, invece, non parlava a caso. Datemi fiducia, le cose cambieranno. Anche perché peggio di così non potevano andare. I gol presi all'ultimo minuto contro il Torino e, delusione ancor più cocente, contro il Napoli, avevano demotivato l'ambiente. Vedere una squadra in campo che desse l'impressione di poter vincere la partita sembrava un'idea lontana. Eppure contro il Palermo questa Inter si è vista. Seppur con i suoi errori e le sue ricadute, per una volta non gravi al punto da determinare il risultato finale, questa Inter ha dimostrato di essere viva. Finalmente. Tre gol. Tre punti. L'Inter respira.

A Mancini si chiede molto. Obiettivi da raggiungere in corsa e velocentemente. Mancini non deve solo lottare contro il tempo ma anche contro una preparazione atletica non decisa da lui, contro idee calcistiche radicate nella squadra che non gli appartengono, contro una sfiducia diffusa che si è fortificata negli anni. Fantasmi più o meno presenti, che ogni tanto riaffiorano. Nei momenti meno opportuni.

Inter-Palermo ha detto alcune cose interessanti sui nerazzurri. Per esempio, ha promosso i nuovi arrivati. Senza fronzoli e sbavature Santon, pericoloso e in ogni parte del campo Shaqiri, fondamentale Brozovic. Ci sarà tempo per valutare la continuità di questi giocatori, ma di primo acchito pare che le scelte siano state ponderate bene. Guarin sembra rinato. Lucido, a tratti disciplinato: indispensabile. Icardi segna una doppietta e non c'è mai pace. Se non si parla delle sue esultanze, l'argomento del giorno è una sua eventuale cessione. Ma chi vorrebbe privarsi di un '93 già così forte, con questa media gol? In Inter-Palermo Mancini dimostra che non stava parlando a vanvera. Si sta costruendo qualcosa. Parlare di obiettivi, ora, è difficile. Serve non cadere più. Serve limare le nuove idee e adattarle, come un vestito perfetto, alla squadra. Serve perseverare con le nuove leve. Da qualsiasi prospettiva la si guardi, questa Inter sta rompendo con il passato. Per andare avanti serve anche questo. Dimenticare. In fretta.

Twitter @Sbertagna