editoriale

La selva oscura

“Le reazioni del mondo del calcio mi avevano convinto che avevo fatto la scelta giusta, ho viaggiato e incontrato persone straordinarie che condividevano la necessità di cambiare e ripulire la reputazione della Fifa come oscura...

Sabine Bertagna

"Le reazioni del mondo del calcio mi avevano convinto che avevo fatto la scelta giusta, ho viaggiato e incontrato persone straordinarie che condividevano la necessità di cambiare e ripulire la reputazione della Fifa come oscura organizzazione che è spesso vista come luogo di corruzione. Ma sono stato anche testimone di svariati episodi che dovrebbero far vergognare chiunque desidera un calcio libero, pulito e democratico. Ho visto coi miei occhi presidenti di Federazioni che un giorno paragonano i leader della Fifa al diavolo e il giorno dopo a Gesù. Ai candidati è stato vietato di rivolgersi alle Federazioni durante i congressi mentre un candidato (chiaro il riferimento a Blatter) ha sempre parlato dal palco. Non c'è stato nemmeno un dibattito sulle proposte dei vari candidati. Pensate sia normale in vista di un'elezione? Questo processo elettorale è tutto tranne che un'elezione, è un pleibiscito per consegnare il potere assoluto a un uomo. E io mi rifiuto di prendervi parte. Dopo una riflessione personale e aver condiviso con gli altri due candidati i nostri punti di vista, credo che il 29 maggio a Zurigo non sarà un normale atto elettorale. E quindi non contate su di me". Queste le parole che Luis Figo ha pronunciato poco meno di una settimana fa. Profetiche? Non esattamente. Della presunta corruzione della Fifa si è parlato spesso. Indagato meno. E infatti l'indagine che ha portato ai primi arresti ha origine in America ed è condotta dal Fbi. La Uefa si dice scioccata e amareggiata. Nessuno si era davvero mai accorto di nulla?

Ben vengano le inchieste sul calcio. Non ce ne saranno mai a sufficienza. In un mondo dove i pentiti non esistono (Carlo Petrini fu l'unico a denunciare i mali del pallone e ne pagò le conseguenze con un esilio estremo) è difficile scardinare le apparenze. C'è sempre una sorta di muro che fa rimbalzare le accuse in virtù di un automatismo quasi fisiologico. Il campionato italiano, per esempio, è ormai abituato a convivere pacificamente con il calcioscommesse. Ogni anno, più o meno intorno alla fine della stagione calcistica, emerge un nuovo filone con nuovi sospettati e presunte partite vendute. Titoloni, paroloni, tutti sconvolti. Almeno fino alla fine di agosto quando tutto è già sfumato, come un tramonto sulla spiaggia, e in fondo si sa già come andrà a finire. Il campionato deve ricominciare. The show must go on. Senza troppi pensieri. Certo, poi rischi che il ct della Nazionale abbia un processo in corso proprio per una faccenda di calcioscommesse. Cose così.

Il Corriere di oggi proponeva un articolo dalla lettura decisamente complessa (anche se ormai il giornalista sportivo è costretto ad esibire preferibilmente una laurea in economia per destreggiarsi nel calcio moderno). Un articolo che si faceva delle domande in merito a contratti, finanziamenti, denaro che viaggia sull’asse Cayman-Thohir. L’affare Merdeka è una selva oscura nella nuova Inter del patron indonesiano. Ci porta in mezzo al Pacifico con rimbalzo a Hong Kong dove è germogliato un sistema di finanziarie, in parte sconosciute, che costituisce l’impianto societario a monte della società nerazzurra. Nessuna di esse ha dipendenti, né uffici operativi, solo un domicilio dove qualcuno ben pagato ritira la posta. Dunque Hong Kong è la base, Cayman la sponda. Qui è registrata la Merdeka Investment Ltd che ha preso in pegno le quote delle holding di Erick Thohir, la cui personale consistenza patrimoniale è sempre più un punto di domanda. La selva oscura alla quale accenna il Corriere riporta al tema dei paradisi fiscali. Utilizzati da gran parte degli investitori internazionali. E anche dai proprietari/investitori di numerose squadre. Niente di particolarmente scioccante, fino a qui. Si è posto delle domande alle quali ha cercato di dare risposta, coinvolgendo anche l'Inter. Si attendono sviluppi o nuove informazioni (rassicuranti) in merito. Ben vengano le inchieste sul calcio. Ma leggere di Thohir e della selva oscura nel giorno in cui si scopre che la Fifa è un organo che ha istituzionalizzato la corruzione un po' fa sorridere. 

Twitter @SBertagna