editoriale

La vittoria dei giovani

Immaginatevi di averli visti muovere i primi passi a 6-7 anni, nei Pulcini. I progressi, i gol, il talento che lentamente si mostrava. E poi un sogno, quello di vestire la maglia nerazzurra e di onorarla. Sono cose che non si improvvisano, queste....

Sabine Bertagna

Immaginatevi di averli visti muovere i primi passi a 6-7 anni, nei Pulcini. I progressi, i gol, il talento che lentamente si mostrava. E poi un sogno, quello di vestire la maglia nerazzurra e di onorarla. Sono cose che non si improvvisano, queste. E se chiedete ai ragazzi, oltre al sogno e alla fortuna di poter giocare a pallone, vi racconteranno anche la fatica e l'impegno, che ci vogliono per arrivare lontano. Per immaginarsi in campo come giovedì sera. Con l'Inter. A 17 e 18 anni.

Immaginatevi di aver visto Federico Bonazzoli (classe 1997) e Andrea Palazzi (classe 1996) muovere i primi passi e di rivederli in campo con la prima squadra. In Europa League. Wow. Un percorso che sembra un attimo, ma non lo è. Si tratta di una vittoria difficile da descrivere per il settore giovanile nerazzurro. Una vittoria che profuma di orgoglio e che spiega meglio di mille parole che cosa sia il difficile obiettivo per il quale si lavora duramente giorno dopo giorno nel vivaio nerazzurro. La consapevolezza di aver contribuito a lanciare giovani giocatori che proveranno a dimostrare di essere da Inter.

Far giocare i giovani non rappresenta solo un semplice slogan per abbassare l'età anagrafica in campo. Tanto per. Il primo tempo di Bonazzoli (quello tra i due che ha giocato di più giovedì) è stato un primo tempo da giocatore vero. Pronto. Senza paura. Come è stata la prova di Palazzi, subentrato in un momento difficile della partita. Senza paura. A Interello si lavora per "fabbricare" giocatori da Inter. La più grande vittoria è proprio questa. Poter contare su un settore giovanile così valido. Che forma con pazienza piccoli talenti. Che continua a fornire materiale valido per la prima squadra (e ora che ce n'é bisogno più che mai). Che al primo posto ha sempre messo i fatti. I fatti si chiamano Bonazzoli e Palazzi in campo con la prima squadra. I proclami (e i giocatori virtuali) li lasciamo volentieri ad altri.

Twitter @SBertagna