editoriale

Lavori in corso

Bisogna ancora crescere. Sono queste le parole che Walter Mazzarri sceglie per voltare pagina dopo il magro pareggio rimediato in terra palermitana. L’Inter è ancora un cantiere aperto. Lo dice lui. Lo dicono gli alti e bassi tipici di...

Sabine Bertagna

Bisogna ancora crescere. Sono queste le parole che Walter Mazzarri sceglie per voltare pagina dopo il magro pareggio rimediato in terra palermitana. L'Inter è ancora un cantiere aperto. Lo dice lui. Lo dicono gli alti e bassi tipici di quelle squadre alla ricerca di un equilibrio. Dalla festa di Inter-Sassuolo all'incubo di Palermo-Inter con i nerazzurri sotto di un gol dopo nemmeno tre minuti. Compromessa l'inviolabilità della porta protetta da Handanovic, l'Inter si scopre ancora troppo vulnerabile. Ecco tre elementi che fanno della squadra nerazzurra un cantiere tuttora aperto.

NUOVI GIOCATORI - L'intesa va limata. I giocatori nuovi sono tanti e tanti sono quelli esperti che se ne sono andati. 

MODULO - In Palermo-Inter Mazzarri è partito con un 3-5-2 che si è, nel corso del match, trasformato prima in un 4-4-2 poi in un 4-3-3. La volontà di provare a vincere la partita abbandonando il modulo prediletto ha evidenziato come la squadra non sia pronta o comunque non sia a suo agio con una difesa a 4. Legittimo avere un cantiere aperto, pericoloso lavorarci durante una partita.

MENTALITA' - E' il passo indispensabile affinché la squadra si muova da squadra. Affiché respiri da squadra. E pensi come una squadra. Ad oggi è un punto sul quale è necessario lavorare. Mazzarri ne è consapevole. Se riuscirà ad instillare una mentalità da Inter potrà contare su un'arma in più. Quella di poter ribaltare risultati come quelli di domenica scorsa. Partite nate male per un errore imprevedibile. Semplicemente con l'atteggiamento.

Twitter @SBertagna