editoriale

Le pagelle: Cambiasso è ovunque, Alvarez troppo timido. Naga corre tanto e bene

Daniele Mari

Julio Cesar 5: L’errore di posizionamento sul gol di Dzagoev è grave, perché rimette il Cska in partita proprio quando la partita sembrava finita. Nel primo tempo sfodera una super parata proprio su Dzagoev, ma uno come lui non può...

Julio Cesar 5: L'errore di posizionamento sul gol di Dzagoev è grave, perché rimette il Cska in partita proprio quando la partita sembrava finita. Nel primo tempo sfodera una super parata proprio su Dzagoev, ma uno come lui non può prendere gol al centro della porta.

Nagatomo 6,5: Primo tempo alla grande. Sulla destra scende a ripetizione, correndo tanto ma mai a vuoto. Nella ripresa cala, ed è umano, ma lascia l'impressione che già avevamo: a destra o a sinistra, resta una certezza.

Lucio 6: Rispetto a Samuel concede molto meno nel confronto diretto col suo avversario, ma sbaglia l'intervento nel gol del pareggio. Il concetto di "spazzare via la palla?" Questo sconosciuto.

Samuel 5,5: Sulle palle dal fondo è insuperabile, ma nell'uno contro uno soffre come poche volte lo abbiamo visto soffrire. Quelle entrate al limite dell'area sono troppo rischiose, e infatti l'Inter ne paga le conseguenze nel recupero del primo tempo.

Chivu 6,5: Ottima partita. Concentrato in difesa, propositivo in avanti. In una giornata in cui Samuel e Lucio non sembrano proprio irreprensibili, lui sfodera una prestazione convincente nel ruolo mai particolarmente amato.

Zanetti 6: Partita diligente, spalleggia Cambiasso cercando di appoggiare le sgroppate di Nagatomo sulla destra. Manca il guizzo a cui siamo abituati.

Cambiasso 7: Quinto difensore davanti a Samuel e Lucio, mediano e regista che imposta il gioco e all'occorrenza anche assist man, come nell'occasione del gol di Zarate: la conferma più bella dopo la prova convincente di Bologna. Chi voleva appendere i suoi scarpini al chiodo riponga il martello.

Obi 6: Al contrario di Nagatomo, spesso corre troppo anche quando non servirebbe. E' ormai un punto fermo del centrocampo interista. Difetto su cui lavorare in allenamento? Di cross non ne azzecca tantissimi.

Alvarez 5: Caracolla per il campo senza avere le idee chiare sul da farsi. "Aiuto Cambiasso e Zanetti o provo a servire Milito e Pazzini?". Alla fine non fa nè l'una nè l'altra cosa e ne esce una prestazione timida e impacciata. Sbaglia anche cambi di gioco all'apparenza facili. Per togliere il posto di vice-Sneijder a Coutinho ci vuole ben altro, per togliere il posto a Sneijder non ne parliamo proprio.

Milito 5,5: Partita grigiolina. Non è che sbagli chissà cosa, ma è poco presente nelle manovre offensive dell'Inter. Nel primo tempo Pazzini gli ruba il proscenio, nella ripresa l'Inter la metà campo del Cska non è che la veda tantissimo.

Pazzini 6,5: Due partite da titolare, due gol. Solo una caviglia fastidiosa lo mette fuori gioco. L'impressione è che quel "deve giocare sempre" debba solo essere applicato alla lettera.

Zarate 7: Le due azioni più pericolose dell'Inter nella ripresa portano la sua firma. "Potrebbe essere decisivo soprattutto a partita in corso", si diceva il giorno del suo acquisto. Come volevasi dimostrare: il gol è un pezzo di pura bravura.

Jonathan, Crisetig sv.

Ranieri 7: Dovrà lavorare tanto, perché la squadra non dimostra una grande tenuta. Ma, al contrario del suo predecessore, non forza soluzioni che evidentemente sono fuori dalle corde dei suoi giocatori. Ognuno gioca nel suo ruolo, ognuno sa quello che deve fare. Facile? Il passato insegna che non è proprio così. Ha restituito un'identità alla squadra.