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editoriale
Julio Cesar 7: Nella giornata in cui Buffon, con una paperaccia, rischia di costare i tre punti alla Juve, il brasiliano certifica il sorpasso sul portiere azzurro con un'altra parata sontuosa.
Maicon 5: Partita modesta del laterale brasiliano. Dovrebbe tenere Aronica fermo sulla linea dei difensori, e invece l'ex reggino è spesso nella metà campo nerazzurra.
Lucio 6: Denis e Quagliarella sono due brutti clienti. Li tiene bada con un po' di fatica.
Samuel 6,5: Non è solo il baluardo dell'Argentina, come lo ha ribattezzato Maradona. Fondamentale anche per la retroguardia interista.
Santon 5,5: Troppo timido. Non scende praticamente mai e si limita a cercare di arginare Zuniga, non proprio Dani Alves.
Cambiasso 5,5: Continua nel suo periodo da gregario di lusso. Poco appariscente, cerca di limitare i danni in mezzo al campo.
Zanetti 6: Primo tempo di sofferenza, come tutta la squadra, visti gli alti ritmi dei partenopei. Nella ripresa dà una mano a Santon spostandosi sul centro-sinistra. E Zuniga torna ad essere il giocatore normale che è.
Muntari 5,5: Va bene lo spettacolare tiro con il quale rischia di mandare l'Inter in vantaggio, però dopo l'ammonizione fa tenere il fiato sospeso a tutti i tifosi. Ancora troppo irruento.
Sneijder 6: Per la prima volta in stagione si vede più sui calci piazzati che nel vivo del gioco. Gargano gli riserva una marcatura asfissiante.
MIlito 6,5: Tiene bene palla, si propone e con una giocata geniale di fatto crea la più grande palla gol per l'Inter. E rischia di vedere i Mondiali in tv.
Pandev 6: Il macedone è comprensibilmente stanco e lo dimostra quando da solo davanti a De Sanctis si presenta poco lucido.
Mariga 6,5: Piace la sicurezza del keniano. Fisicamente è imponente, i piedi non sono male. Giocatore sul quale si può lavorare.
Mourinho 6: Serata normale. E per un allenatore speciale è già una nota stonata. Il distacco è rassicurante, ma non bisogna dormire sugli allori.
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