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Handanovic 6: Il Catania è potenzialmente pericolosissimo, ma le grandi palle gol finiscono tutte fuori.
Ranocchia 7: Maestoso. Non butta via un pallone che sia uno, gli avversari li ferma, poi li dribbla e riparte. Miglior difensore italiano, senza se e senza ma.
Samuel 6,5: Più ruvido rispetto a Ranocchia, ma le indecisioni di inizio stagione sono solo un ricordo.
Juan 7: Una bestia. Impossibile da saltare. Sei fortunato e ci riesci per una volta? Ti rimonta e ti mangia.
Obi 6: Stramaccioni gli dà un compito ben preciso: stare appiccicato a Gomez. Lui esegue con diligenza. Inevitabilmente ne risente in fase offensiva.
Mudingayi 6: Si mette davanti alla difesa e comincia a fare legna dal primo minuto. Non smette finché viene messo ko dai crampi.
Cambiasso 8: Prestazione maiuscola del Cuchu, onnipresente. Regala un assist meraviglioso a Cassano e poi ringhia su tutti, rubando un'infinità di palloni e rendendosi pericoloso anche in avanti.
Zanetti 6: Destra, sinistra, difesa, centrocampo. Il jolly imprescindibile di Stramaccioni continua a correre senza sosta, dovunque lo si metta.
Cassano 6,5: Cassano e 7,5 milioni di euro per Pazzini. Se nella storia dell'Inter non ci fosse stato Laporta con il suo colpo di genio (Eto'o e 50 mln per Ibra), questo sarebbe lo scambio più azzeccato di sempre.
Palacio 6: Gioca una partita decisamente sottotono, al rientro da titolare. Poi illumina il Meazza con una perla sontuosa e decisiva. L'uomo voluto fortemente da Stramaccioni si (ri)presenta davanti al suo pubblico.
Milito 6: Tante sportellate, tanti calcioni presi da Spolli, ma anche un assist per Palacio. Non è un Milito brillantissimo ma in crescita.
Gargano 6: Prende il posto di Obi e ci mette subito corsa e intensità.
Alvarez 5,5: Cattiveria. Deve assolutamente imparare questa parola. Deve essere più cattivo. Si divora due gol che potevano chiudere la partita.
Guarin 6: Il suo periodo in panchina non durerà.
Stramaccioni 7: Scacciato il tabù San Siro, l'Inter si è messa a marciare a pieni giri. Dimostra ancora una volta di saper leggere alla grande la partita, limita Gomez mettendogli addosso un mastino come Obi e poi cambia in corsa quando si deve coprire. Sta crescendo come la sua creatura.
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