editoriale

Le parole per dirlo

Sabine Bertagna

Tutto quello che noi pensavamo, pensiamo e continueremo a pensare l’ha espresso Maurizio Crosetti in un lapidario articolo uscito su Repubblica il giorno dopo le radiazioni. “Non erano balordi di provincia, non erano un fruttivendolo,...

Tutto quello che noi pensavamo, pensiamo e continueremo a pensare l'ha espresso Maurizio Crosetti in un lapidario articolo uscito su Repubblica il giorno dopo le radiazioni. "Non erano balordi di provincia, non erano un fruttivendolo, un dentista, un ex centravanti malato di scommesse. Erano l'amministratore delegato e il direttore della Juventus e il vice presidente della Federcalcio. Erano il massimo del potere possibile." Questo potere, già squalificato pesantemente cinque anni fa, è stato definitivamente allontanato. Una sentenza attesa, sulla quale il tempo e gli squalificati avevano ricamato speranze di un'assoluzione. Una sentenza arrivata probabilmente in ritardo, quando i tempi supplementari erano già sfumati sotto una doccia. Fredda.

Lo è stata per Moggi, Giraudo e Mazzini radiati definitivamente dal mondo del calcio, con giustificazioni e responsabilità diverse, ma accomunati da una sola parola che ben riassume quanto accaduto (e mai dimenticato): aberrante. Aberrante la loro condotta, aberranti le conseguenze sul mondo del calcio. Trascorsi i 5 anni di squalifica c'era il reale pericolo che questi personaggi potessero tornare a ricoprire ruoli ufficiali. Visto che qualcuno per 5 anni non ha mai smesso di ricoprire quelli ufficiosi, spaziando dal consulente di mercato all'opinionista accreditato. Questa è l'Italia. Un paese che trova normale sdoganare e riabilitare coloro che hanno fatto dell'illecito il loro credo professionale.

Non ci mancherete, Per nulla. Ci si è basati solo sulle sentenze del 2006. Perché, non erano sufficienti? C'erano forse tracce di innocenza in quelle sentenze? Spiragli aperti ai fraintendimenti? E la patetica teoria tutti colpevoli, nessun colpevole ha perso il suo vigore. La sua credibilità. Il calcio non è limpido, ma sicuramente un po' meno sporco. Forse non esistono parole giuste per esprimere la gravità di ciò che è stato calciopoli per il calcio. Ci auguriamo di trovarne di più belle e sfolgoranti per raccontare quello che il calcio sarà senza di loro. Chiudiamo "rubando" le parole a Crosetti. "Eppure la Juve rivuole indietro uno degli scudetti di questa banda: serve del coraggio anche solo per chiederlo." Aberrante.