editoriale

Lesa maestà 

La Juventus si gode il divario creato con il resto della serie A. I vantaggi di uno stadio di proprietà, i ricavi della Champions, un mercato da affrontare con un discreto portafoglio. Non solo. Tuttosport non manca di ricordarlo in ogni articolo...

Sabine Bertagna

La Juventus si gode il divario creato con il resto della serie A. I vantaggi di uno stadio di proprietà, i ricavi della Champions, un mercato da affrontare con un discreto portafoglio. Non solo. Tuttosport non manca di ricordarlo in ogni articolo che riguardi un obiettivo di mercato seguito dai bianconeri. Tutti vogliono venire alla Juve. L'appeal che può vantare la Juve non lo può vantare nessun'altra squadra. Questo è quello che scrivono con incredibile convinzione.

L'Inter deve rifare una squadra. Lo deve fare soprattutto intervenendo sul mercato e con alcune limitazioni per nulla simpatiche. Da quando è tornato Roberto Mancini i nomi accostati ai nerazzurri sono tornati ad essere nomi di fascia alta. Il sogno Touré, Dybala, Thiago Motta. Shaqiri, che pure la Juventus aveva seguito (e che in teoria non avrebbe potuto resistere all'appeal bianconero), alla fine a gennaio ha scelto l'Inter. Siamo una squadra disastrata da metà classifica, ma ci è rimasto ancora un po' di appeal. Nonostante tutto.

Intanto fra Juventus e Inter tira un'aria frizzante. I rapporti sono da tempo deteriorati (e non potrebbe essere altrimenti) soprattutto in tema di mercato. La vicenda Vucinic-Guarin riecheggia ancora in lontananza e già si parla di nuove scaramucce. L'offerta per Dybala presentata da Thohir all'ultimo momento, l'intromissione bianconera per tentare di mettere le mani su Icardi. Non è esattamente la stessa cosa. Dybala non è ancora un giocatore della Juventus mentre Icardi è un giocatore nerazzurro. Icardi sta rinnovando e non è sul mercato. Eppure quella a sentirsi profondamente oltraggiata è proprio la Juventus.

Tutti vogliono vestire la maglia bianconera. Con le dovute eccezioni. Antonio Cassano, per esempio, ha dichiarato di averla rifiutata più e più volte. Con un linguaggio tutto suo ha coniato la definizione del secolo: "La Juve è come una bella figa ma non mi attizza." Cassano ha avuto ancora una volta parole bellissime per l'Inter. Per quell'essere una famiglia, cosa che non succede quasi da nessun'altra parte. Antonio ha raccontato come pochi il privilegio di essere interista. E nel breve periodo in cui ha vestito la nostra maglia ha sempre avuto le esternazioni più interiste. Con la naturalezza di chi ha sempre saputo che l'Inter è speciale. Non gli sono mai piaciuti i soldatini. Probabilmente la Juve non lo ha ancora digerito ma è così. Non tutti muoiono dalla voglia di vestire la maglia bianconera. Non tutti.

Twitter @SBertagna