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In questi giorni si è parlato moltissimo di Adem Ljajic. Un giocatore arrivato in estate e, in principio, utilizzato poco da Mancini. Ora Adem si sta ritagliando uno spazio di tutto rispetto. Uno spazio fra i titolari. Per conoscere aspetti differenti di questo giocatore indubbiamente intrigante abbiamo letto un pezzo di Carlo Pizzigoni, giornalista sportivo e narratore di storie di calcio, ha delineato su MondoFutbol.com. Il suo profilo di Adem Ljajic è un profilo che va a riscoprire e sondare le sue origini calcistiche, partendo dalla sua terra natia. Dalla scuola calcio Partizan. "L’uomo di frontiera ha sempre uno sguardo differente. Mescola culture diverse, pensieri e storie condivise, unisce e divide, respinge e attrae.Lo sguardo di Adem Ljajić (Novi Pazar, 1991) è differente, anche in campo, da sempre."
Da subito qualcuno si accorge che Ljajic ha grandi qualità. Qualità diverse: "Dušan Trbojević, ancora oggi scout del Partizan, ne restò immediatamente affascinato, non appena intravide i movimenti coordinati e la cura nel controllo di palla, tanto che lo prenotò per la sua squadra quando aveva solo 12 anni. Notò anche, sottigliezza dell’osservatore di una volta, che si fidava più del suo occhio che dei numeri da Big Data, lo sguardo. Differente."
Ljajic cresce quindi nella scuola del Partizan. E all'estero incominciano ad accorgersi di lui: "Un gioiello in costruzione che provoca subito una cotta importante e clamorosa. Sir Alex Ferguson pretende che quel diciassettenne talentuoso valichi le porte di Carrington, sede del centro di allenamento dello United. Una emozione per Adem, che a gennaio del 2009 si allena con gente vista in tv o appesa in qualche poster. Gente che immediatamente si rende conto di aver a che fare con un giovane che vive e pensa un calcio differente. Ma differenti, particolari sono pure le leggi britanniche. E i permessi di lavoro non sono così automatici, come altrove, in Continente. Adem torna a Belgrado in attesa di un trasferimento definitivo che non si chiuderà mai più."
Per Adem si apre un nuovo capitolo, quello dell'Italia. E segue un altro innamoramento, quello di Vincenzo Montella. Perché Ljajic "è il giocatore che si immaginava Ferguson, il disequilibratore, l’uomo che rompe la giocata, indirizzandola con un pensiero non comune."
Dalla Fiorentina passa alla Roma, con prestazioni che mostrano luci e ombre. Infine arriva l'Inter di Roberto Mancini: "Il ruolo di riserva di lusso, pronto a cambiare in corso le partite viene presto modificato in quello di titolare. Almeno finché manterrà questo livello di gioco, ché poi la vera sfida, per giocatori del suo genere, è sempre questa." La continuità. E' proprio questa la carta che potrebbe fare la differenza nella scommessa nerazzurra di Adem. Una scommessa che tutti ci auguriamo possa vincere.
Twitter @SBertagna
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