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editoriale
E' Yann M'Vila il profilo giusto per sostituire un totem come Esteban Cambiasso? Mettendo sul piatto della bilancia i pro e i contro, viene da pensare che il francese rientri esattamente in quella cerchia di giocatori che per l'Inter rappresentano la "fascia alta".
Non è un usato sicuro, non è un giocatore dal rendimento garantito (in Russia hanno visto un lontano parente della roccia esplosa al Rennes) ma è un investimento che può pagare dividendi altissimi.
M'Vila è un classe 1990, quindi rientra assolutamente in quella categoria di giocatori in ascesa. La sua carriera non ha toccato l'apice. Anzi, i margini sono ancora più ampi dopo la frenata russa. M'Vila è un acquisto di livello internazionale: prima di trasferirsi al Rubin, e di scegliere i soldi piuttosto che la carriera, su di lui si era fiondata mezza Premier League. L'Inter (volendo ragionare solo con la calcolatrice in mano) potrebbe presto ritrovarsi un giocatore con un valore di mercato di molto aumentato rispetto agli eventuali 10 milioni dell'attuale valutazione.
E allora che cosa sta aspettando l'Inter? Al di là delle ristrettezze economiche e dell'attenzione ora tutta rivolta alle comproprietà, c'è un solo grande punto interrogativo su quello che in molti avevano pronosticato come pilastro della nazionale francese (insieme a Kondogbia): il carattere. Ma anche in questo caso, la cronologia delle bravate di M'Vila fa ben sperare
Gli episodi (dalla denuncia per aggressione da parte di un ragazzo dopo una festa a casa del giocatore alla vicenda della prostituta minorenne che aveva il suo numero salvato sul cellulare fino alla lunga esclusione dalla nazionale per la fuga dal ritiro dell'Under 21) risalgono infatti tutti al periodo pre-trasferimento al Rubin.
Il ragazzo, da allora, sembra essersi calmato ma le sue qualità e il suo possibile valore in ascesa lo rendono un rischio calcolato che l'Inter può e deve correre.
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