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editoriale
L'insostenibile leggerezza della vetta può dare alla testa in un men che non si dica. Il peso di chi è favorito. Questo scudetto lo potete perdere solo voi. Ah, che bei ricordi! Il leitmotiv di questi ultimi gloriosi anni inizia a stringere la sua micidiale morsa sulla prima in classifica, mettendola alla prova. Nessuno ha per ora osato sfidare apertamente l'altra squadra di Milano sulla sua frenata in campionato, ma i detentori della classifica hanno iniziato a regalare dichiarazioni su dichiarazioni quasi a voler ribadire (con troppa insistenza) un concetto già deciso. I favoriti siamo noi. La testa della classifica è ancora nostra. Mentre i nerazzurri riscoprono un inedito divertimento nell'inseguire, dall'altra sponda arrivano alcuni segnali interessanti. Ibra è stanco (non è ancora un mal di pancia...). Con Pato ci sono scintille. Il potenziale offensivismo fatica a tradursi in reti. Cassano è alla ricerca della forma perfetta. E Allegri ci tiene a far sapere il suo piano di battaglia. Ci bastano 11 vittorie (o forse 33 pareggi, cit.). Con questa dichiarazione che ha il sapore delle famose tabelle, i rossoneri hanno ripreso la strada dei pareggi. Dalle parti del Giornale si mormora di un fantomatico effetto Ruby applicato al calcio secondo il quale i rossoneri stiano in realtà subendo una penalizzazione per quanto accaduto in casa del loro presidente. Dichiarazioni per tutti i gusti. Ci fa piacere avere la prova che i nostri ultimi anni trascorsi ancorati alla vetta siano stati di una difficoltà rara. Conviene concentrarsi sul gioco e pensare a fare punti. Le chiacchiere, come in passato, non ci hanno mai interessato...
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