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editoriale
Se spostiamo per un attimo lo sguardo dall'incredibile rosa argentina (sorvolando sugli uomini in campo, in panchina c'era gente come Higuain, Tevez e Mascherano) incrociamo quello di un allenatore scatenato. El Diego. L'uomo degli eccessi. Il calciatore più incredibile della storia del calcio. Mentre il mondo si interroga se Maradona sia più giocatore o meno allenatore lui, el Diego, passa il turno e guarda dritto verso il traguardo. Lo fa a modo suo, con l'entusiasmo dirompente di chi punta tutto su un sogno. Alla rete di Demichelis Diego impazzisce letteralmente dalla gioia, abbracciando tutto ciò che gli passa a tiro in panchina; al raddoppio di Palermo la sua festa diventa folle e incontenibile. Che allenatore è Diego Armando Maradona? Sicuramente un tecnico emozionale, che sa quali corde toccare per raggiungere l'equilibrio perfetto. Per numerose caratteristiche è l'opposto di Mourinho. Non rincorre il dettaglio nel dettaglio, non prepara le partite in maniera didattica e non perde tempo in tattiche. Come Mou non si tira indietro quando c'è da esaltare la prestazione della sua squadra. O quando c'è da affrontare a testa alta la folla che reclama la tua caduta. Due filosofie diverse votate allo stesso dio. Quello della vittoria...
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