Solo un anno fa il Milan veniva incoronata società regina del mercato: Musacchio, Rodriguez, Kessié, André Silva, Borini, Calhanoglu, Conti, A, Bonucci, Biglia, Kalinic. Una vera e propria rivoluzione, un all-in da 191 milioni di euro. E l'Inter? Gli uomini mercato nerazzurri si sono districati bene tra blocco cinese e impegnati in un mercato intelligente, fatto di innesti utili alla squadra, nonostante il blocco arrivato dalla Cina e Fair play Finanziario. In quei giorni sui social era tutto un tessere le lodi di Fassone e Mirabelli (i veri colpi di mercato, cit.), mentre dall'altra parte si attaccava senza mezze misure Suning. "I cinesi del Milan, loro sì che hanno i soldi", era uno dei commenti più gettonati. Ma si sa, è sempre il campo a parlare. Così, un anno dopo, nerazzurri e rossoneri vivono momenti diametralmente opposti. Da una parte l'Inter è tornata a 'riveder le stelle', dopo l'indimenticabile notte dell'Olimpico, mentre il Milan, bastonato dalla Uefa, attende con trepidazione la sentenza del TAS, cruciale per la stagione dei rossoneri.
editoriale
Mercato: Milan e Inter, un anno fa tutto diverso. Tanti proclami, quali cinesi…
Un anno dopo le situazioni di Inter e Milan si sono invertite
Ecco come veniva percepita la potenzialità del Milan un anno fa[/caption]
E i cinesi buoni? Spariti, Yonghong Li non ha versato 32 milioni al fondo Elliot e adesso la società rossonera è nella mani del fondo americano con un futuro tutto da scrivere e ricco di incertezze. E i cinesi cattivi? In un anno i ricavi sono passati dai 267,6 di 12 mesi primi, ai 290 milioni di oggi tra ricavi, sponsor e diritti tv facendo segnare una crescita importante. Una crescita che sembra inarrestabile, a dispetto di quello che si diceva o degli hashtag (#suningout) che lasciano sempre il tempo che trovano. ed è di oggi la notizia che il colosso Alibaba Group ha annunciato la sua partnership strategica con Suning Sports. Chiaro come ci sia ancora da lavorare per colmare il gap con Juventus e Napoli, ma la strada intrapresa è quella giusta, nonostante i cinesi 'cattivi'.
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