editoriale

MOU, GIA’ CI MANCHI!!!

Così è se vi pare..no non sto citando l’opera di Pirandello ma l’ incredibile possibilità di scegliere il finale che si vuole della storia d’amore tra Mourinho e l’Inter in attesa che il segreto venga svelato. Non ci sarà molto da...

Alessandro De Felice

Così è se vi pare..no non sto citando l’opera di Pirandello ma l’ incredibile possibilità di scegliere il finale che si vuole della storia d’amore tra Mourinho e l’Inter in attesa che il segreto venga svelato. Non ci sarà molto da aspettare, qualche giorno, dopo la finale di Madrid. Mourinho è speciale, veramente speciale, per questo è interista. Per questo sta riuscendo con il suo “dubbio” a mettere in ombra un evento che gli interisti aspettavano da ben 38 anni. Il tifoso nerazzurro ama la sua squadra come pochi, ha un senso di appartenenza ai colori pressoché unico, ma ora il tifoso dell’Inter appartiene anche a Mourinho come Mourinho appartiene e apparterrà per sempre all’Inter. Come l’immortale Herrera per noi interisti, comunque vada il 22 maggio, immortale sarà anche Mou. Già ci manca, aspettando la sorpresa che non arriverà, aspettando il gesto estremo di un uomo che ama colei che ha sposato ma non ci può vivere all’interno di un contesto che non gli appartiene. A Mou è successo questo, ha trovato la sua anima gemella su un’isola deserta dove non ha cibo per sopravvivere. Già ci manca Mou, con le sue fughe sulla fascia a inseguire Maicon, con le sue occhiatacce a Balotelli e con i suoi “rimproveri” agli arbitri abbinati a gesti inequivocabili. Ci manca la sua smorfia di disappunto e il suo gesto delle manette, la sua corsa sotto la curva nerazzurra al Camp Nou e il suo incitare San Siro durante il derby, quando la squadra rimane in nove e ha bisogno dell’urlo del Meazza. Ci mancano da tempo le sue conferenze, il suo affrontare di petto le discussioni salvo poi concluderle (con chi voleva lui…) con un sorriso beffardo segno della voglia di sfida continua. In pochi l’hanno capito ma chi lo ha fatto lo ha apprezzato e potrà essere sempre sicuro e convinto di essere stato da lui apprezzato.

Ognuno con Mou avrà la sua storia e il suo ricordo nerazzurro. Il suo pianto domenica è lo stesso dei tifosi, immersi nella gioia del tricolore ma nell’amarezza di non poter più festeggiare uno scudetto con lui, il sergente di ferro che si fa amare alla follia dai suoi uomini pronti a seguirlo ovunque per il suo credo che diventa il credo di tutti, uomini che non sono solo i 26 della rosa nerazzurra ma che sono una moltitudine di gente nerazzurra che ha dopo pochi mesi riconosciuto in Mou il proprio vero e da tanto cercato capopopolo. Ci manca già Mou, che non sa ancora se lasciarci, prima ci sono ancora almeno 90 minuti. Se partirai e, siamo certi sarà la decisone per te più sofferta, noi non faremo altro che ringraziarti di tutto, ci asciugheremo gli occhi e ripartiremo portandoti sempre nei nostri cuori e nella magica storia nerazzurra.