editoriale

NESSUN COMPLOTTO. BASTA CHE L’INTER NON VINCA IL CAMPIONATO…

E’ così difficile capire che non è necessario rivangare uno scandalo (mai finito) del nostro calcio moderno per spiegare alcuni fragili equilibri altrimenti non spiegabili? La piazza si è semplicemente stufata della supremazia nerazzurra, ok?...

Sabine Bertagna

E’ così difficile capire che non è necessario rivangare uno scandalo (mai finito) del nostro calcio moderno per spiegare alcuni fragili equilibri altrimenti non spiegabili? La piazza si è semplicemente stufata della supremazia nerazzurra, ok? E per piazza intendiamo le squadre che contano con i rappresentanti che ben le rappresentano, ma non solo. Per piazza intendiamo anche giornali, televisioni e tutto ciò che entra sotto la definizione di fenomeno mediatico. Ironia della sorte, sono proprio loro ad indicare Mou come “attore” o “pagliaccio di corte”. E da lui dipendono come nessun altro. Benedite il cielo per il gesto delle manette che vi ha regalato. Perché con il silenzio stampa già non sapevate che cosa scrivere. Della prestazione della Samp? Della pace fatta tra Leo e il suo presidente? Dell’educazione di De Laurentiis? Dell’ego di Mazzarri? Oppure di quella cosa che si chiama calcio giocato? Nossignori! Del vittimismo nerazzurro incitato da quel fomentatore delle folle che è Josè. Se un applauso ironico costa a Balotelli 7.000€ e il gesto delle manette 40.000€ a Mourinho, quale sarà la terribile punizione riservata a chi bestemmierà in campo? Intendiamoci, nel caso chi bestemmiasse non fosse nerazzurro. Qualcuno sugli spalti ironizzava ultimamente sul fatto che prima o poi anche il pubblico di San Siro sarebbe stato squalificato per applausi o quant'altro. Leggiamo nelle sentenze della giustizia sportiva la seguente nota. Ammenda di € 25.000,00: all'Inter "per avere suoi sostenitori, al 39° del primo tempo, lanciato sul terreno di giuoco una bottiglia in plastica in direzione di un Assistente; per avere, nel corso della gara, fatto esplodere nel proprio settore una decina di petardi; per avere, tra il 40° del primo tempo e l’inizio del secondo tempo, esposto uno striscione dal contenuto ingiurioso per gli Organi federali; per avere infine, nel corso del secondo tempo, indirizzato all'Arbitro cori insultanti; entità della sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all'art. 13 comma 1 lettera b) CGS per avere la Società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza". Immaginiamo che anche negli altri stadi si operi con questa identica severità. Se si punisce il Meazza per i petardi il San Paolo è a rischio chiusura. E se l'insulto all'arbitro al quale si fa riferimento è il termine "buffone", semm a pòst (in milanese, siamo a posto). Forse negli altri stadi Tagliavento è abituato ad un'accoglienza più gentile. E immaginatevi un arbitraggio del genere applicato alla piazza romana e contro la Roma, per esempio. L'ordine pubblico come ne sarebbe uscito? Abbiamo la giusta onestà intellettuale per porci queste domande e per darci le conseguenti risposte?

L’italia del pallone ha applaudito il rigore di Tagliavento, che è a questo punto è diventato l’unica arma per fermare la supremazia nerazzurra. L’Inter non demorde e resiste in dieci e in nove, a volte anche per quasi una partita intera. Quindi le espulsioni di Samuel e Cordoba erano fuori luogo? Mi permetto di citare uno stralcio dal blog Indiscreto di Stefano Olivari che a questo proposito risponde alla domanda e dice:” No. Poi c'è la realtà, che mai ha portato sotto gli occhi i due centrali difensivi della squadra di casa, dalla A all'Eccellenza, cacciati a metà primo tempo.” MAI. DALLA A ALLA ECCELLENZA. Ma questi sono solo gli ultimi dettagli di un’operazione piuttosto chiara che potete chiamare come volete. Di fatto dopo aver riaperto il campionato forzatamente, adesso si penserà a chi preferire nella corsa. E qui basterebbe pensare a chi ha più appoggi “politici” nei palazzi che contano e chi può godere di piccoli e mai troppo evidenti favoritismi. Sudditanza psicologica? Se esiste ancora, l’Inter quest’anno non ne ha mai beneficiato; anche se affermare che la Beneamata è stata favorita è una tendenza che fa comodo per mescolare le acque e le polemiche. La Juve di Zac porta a casa (oltre ai favori) i complimenti di tutti per la ripresa, che le ha permesso di agguantare il 4° posto. Peccato che nelle ultime tre partite i bianconeri abbiano davvero beneficiato di regali immensi, grazie ai quali hanno vinto. Per non parlare del diverso concetto di ammonizione che si applica nei confronti dei rossoneri…Perché le squadre lese non si sono lamentate? O perché se lo hanno fatto non è stato dato loro il giusto risalto? Solo fine dietrologia? Era la stessa cosa che si diceva qualche tempo fa…E anche allora eravamo tutti una massa di cretini.