editoriale

Non basta

Dipende tutto da come si considera la sconfitta di oggi in terra friulana. Una flessione fisiologica, un punto di arrivo o uno di partenza? L’Udinese ha giocato un gran calcio e una partita stilisticamente ineccepibile, dettando il ritmo...

Sabine Bertagna

Dipende tutto da come si considera la sconfitta di oggi in terra friulana. Una flessione fisiologica, un punto di arrivo o uno di partenza? L'Udinese ha giocato un gran calcio e una partita stilisticamente ineccepibile, dettando il ritmo dall'inizio alla fine. Eppure siamo passati in vantaggio e abbiamo sfruttato per un certo peridodo i movimenti a centrocampo e gli inserimenti puntuali per provare ad affondare colpi letali. E allora che cosa non ha funzionato? L'intensità richiesta da questa gara ci ha colto in indiscutibile affanno e il ritmo di una partita ogni tre giorni non è cosa per l'Inter di adesso. Mancava Diego. E Biabiany non può essere considerato la sua alternativa. Castellazzi ha pasticciato rendendosi colpevole in più di un'occasione. Il resto della storia lo ha scritto lansquadra avversaria, che ha sicuramente meritato di vincere. Eto'o si è visto poco e quel poco non era illuminato dalla giusta lucidità. Possiamo analizzare per ore la partita di ieri, ma qui si tratta di decidere che cosa vogliamo fare da grandi. SIamo la squadra campione di tutto e non abbiamo bisogno di nessun rimpiazzo? Ok, basta saperlo. Così ridimensioniamo gli obiettivi. Puntiamo al 2°/3° posto, magari glissiamo sulla Coppa Italia e vediamo fino a che punto la spuntiamo in Champions. E' questione di coerenza. Così come siamo ora, non bastiamo ai nosti obiettivi. L'entusiasmo di cui tanto avevamo bisogno ci ha riscosso e permesso di invertire la rotta. Tocca alla società decidere se prendersi una pausa di riflessione o lottare, come la nostra natura ci ha insegnato, per conquistare tutto. Dipende tutto dalla risposta che daremo al nostro interrogativo. Vogliamo che questa stagione dipenda effettivamente solo da noi? Beh, purtroppo, così non basta.