editoriale

Non sarà  mai come le altre…

Alessandro De Felice

Alla partita di andata ci davano per spacciati, senza un briciolo di speranza: non eravamo squadra come loro, non avevamo il loro stile di gioco e neppure il loro ritmo. Ed invece furono zittiti, ammutoliti, schiantati dalla coppia Milito-Palacio....

Alla partita di andata ci davano per spacciati, senza un briciolo di speranza: non eravamo squadra come loro, non avevamo il loro stile di gioco e neppure il loro ritmo. Ed invece furono zittiti, ammutoliti, schiantati dalla coppia Milito-Palacio.

Brividi di paura, urla di gioia, sorrisi, lacrime, tensione costante. Inter-Juventus non è mai stata una partita come le altre. Non lo è nemmeno questa volta. Non lo sarà mai.

“Queste sono le gare che ogni calciatore vorrebbe giocare”, sono le parole di Javier Zanetti, che per la trentanovesima volta affronterà i bianconeri. E anche lui sa che non è una partita come le altre.

La rivalità si accende nel lontano ’61, quando i tifosi nerazzurri si mettono a bordo campo, superando le recinzioni, e l’Inter ottiene la vittoria a tavolino. Ma la sfida, con Umberto Agnelli presidente della Figc, venne fatta rigiocare e Angelo Moratti mandò in campo la Primavera. Ecco spiegato, per chi non lo sapesse, il 9-1.

Nel 1983 mattoni verso il pullman nerazzurro vicino allo stadio della Juventus: uno di questi colpisce Marini che si fa male e non può giocare. 3-3 il risultato del match, ma la Caf assegna la vittoria a tavolino all’Inter.

Accade l’incredibile, invece, nel 1998. E proprio da quel giorno Moratti non è mai più tornato a Torino. Contatto storico fra Ronaldo e Iuliano in area: calcio di rigore, non netto ma di più, non concesso alla squadra di Simoni. Ceccarini, l’arbitro di quell'incontro, fa proseguire e al capovolgimento di fronte regala un penalty alla Juventus, fra le proteste generali e, soprattutto, di Simoni che entra addirittura in campo.

“Ma è roba vecchia” direte. Nel 2008 si gioca al ‘Meazza’, con i bianconeri neo-promossi dalla Serie B, che riescono nell’impresa di superare l’Inter sì, ma con un gol in netto fuorigioco di Camoranesi. L’anno successivo a Torino passa ancora la Juventus con un gol – invece da annullare – di Felipe Melo. Tutto questo dopo il caos generato nella stagione 2005-2006, dallo scandalo di Calciopoli, o meglio Moggiopoli, che ha incrinato ancor di più i rapporti fra le due società.

Nel novembre 2012, invece, come detto, passano i nerazzurri. I primi ad espugnare lo Juventus Stadium e senza alcun scandalo. Anzi sì: il loro unico gol, dopo una manciata di secondi, è in chiara posizione di fuorigioco.

Inter-Juventus non è una partita come le altre. E domani cosa accadrà?

Twitter @MagriDen