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Apre con questo titolo l'edizione di Tuttosport che troverete in edicola nelle prime ore del mattino. L'ideale per stemperare le tensioni prima di una partita importante. E perché si sa, prevenire é meglio di curare. Si scrive prevenzione, si legge coda di paglia. Non é un caso che tutto questo succeda alla vigilia della sfida contro il Napoli, sfida ad alti livelli ma non impossibile per una Juventus così favorita. É il precedente che pesa. La Supercoppa a Pechino, le polemiche arbitrali, i partenopei che per protesta non si presentano alla premiazione. I bianconeri ci tengono ad un arbitraggio equo. Questa volta. Preoccupati probabilmente dalla famosa legge della compensazione.
É un chiodo fisso, questo degli arbitri. É più forte di loro. Per un'epoca intera, quella per la quale alcuni di loro versano ancora lacrime di furente nostalgia, hanno ripetuto come fosse un mantra che se una squadra é forte gli episodi arbitrali contano zero. Certo, sul gol di Muntari dell'anno scorso hanno fatto spallucce. Anche sui rigori generosi che gli vengono concessi di tanto in tanto hanno poco da obiettare. Eppure si augurano un arbitraggio giusto. Non sbagliate arbitro, si raccomandano. Esiste forse una lista di fischietti poco graditi alla società bianconera? Può forse la Juventus recriminare danni da arbitraggio? Ed é tremendamente buffo che proprio i bianconeri richiedano equità dai fischietti. Soprattutto a poche ore dalla decisione della Corte dei Conti di richiedere i danni agli arbitri giudicati colpevoli nell'ambito di Calciopoli. Danni d'immagine da risarcire alla Federcalcio. Altri tempi, quelli. Tempi in cui richiedere un arbitraggio giusto equivaleva a scatenare grasse risate via cavo telefonico. Quando essere definito brindellone ti dava l'idea di chi comandasse. Non sbagliate l'arbitro, mi raccomando. É la Juve che ve lo chiede. Non dei brindelloni qualsiasi.
Twitter @SBertagna
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