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editoriale
Ci sono giorni che fanno la storia e questo decisamente lo è. È storia del calcio italiano. È la storia dell'Internazionale che cambia. Moratti ha dato il suo annuncio, le firme con Thohir sono arrivate, il club nerazzurro è dell'indonesiano e dei suoi soci. Lui resterà ma non sa ancora se resterà da presidente. Lo abbiamo osservato mentre ci parlava, mentre cercava le parole, mentre cercava di abituarsi all'idea che l'Inter non sarà più solo in mano sua. La decisione è presa e ora davvero non si può più tornare indietro. La sua squadra, la nostra, sarà in buone mani. Di questo è convinto.
Noi di fcinter1908 gli abbiamo chiesto se crede, se spera che i colori nerazzurri conserveranno la loro anima, quella che li contraddistingue da sempre. E lui ci ha risposto: "Ogni presidente dà la sua anima, ci sarà con il tempo, daranno la loro impronta, anche diversa, non lo so. L'importante è che sia sempre rispettosa, ma queste persone hanno anche questo, di quello che è il resto del mondo".
Sarà un'Inter diversa forse, impareremo a conoscerla, a viverla. Sogniamo che cambiando resti tutto uguale. Che Lei resti uguale. Che ci dia ancora emozioni che nessun'altra squadra al mondo potrebbe darci allo stesso modo. La vivremo con la paura di chi conosce cosa è stato e non sa ancora cosa sarà. Ma adesso vogliamo solo pensare di esserci stati, di essere stati qui in un giorno diverso che ha cambiato per sempre la storia di una squadra, una squadra non qualunque.
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