editoriale

Non vincete mai…

Negli ultimi anni sono stati smascherati un sacco di luoghi comuni. Fino a qualche tempo fa (anni, non millenni) l’Inter era la squadra che non vinceva mai, che spendeva a destra e a sinistra senza ottenere risultati, che in ambito europeo...

Sabine Bertagna

Negli ultimi anni sono stati smascherati un sacco di luoghi comuni. Fino a qualche tempo fa (anni, non millenni) l'Inter era la squadra che non vinceva mai, che spendeva a destra e a sinistra senza ottenere risultati, che in ambito europeo non trovava la giusta collocazione. In mezzo quella pagina oscura di calcio che tutto ha ridimensionato. La svolta, quella vera, si è vista da quando il mondo del calcio italiano ha conosciuto il libero mercato. Ibrahimovic all'Inter. Un acquisto impensabile in altre ere. Eppure quel passaggio decretò a suo modo la caduta di un muro. La Juve ha dovuto ricostruire i cocci dopo l'esplosione calciopoli, ripartendo dalla serie B e cercando di riconquistarsi un posto tra le grandi. Per farlo ha dovuto riprendere ad investire, ma nonostante i soldi impiegati non fossero proprio bricioline, i risultati non sono ancora percepibili. Negli ultimi quattro anni la Vecchia Signora ha speso 187,3 milioni di euro in acquisti, senza contare comproprietà e prestiti di quest'anno. Una bella cifra che contiene i vari Diego, Amauri, Quagliarella, ma anche Tiago, Almiron, Andrade. L'Inter in questo quadriennio ha speso poco di più (sui 195 milioni), ma con risultati decisamente diversi. Scudetti, Triplete, Mondiale per Club. Pazzini è l'ultimo esempio di come girano le cose. La Juve lo voleva, l'ha preso l'Inter. Come al solito domenica scenderanno in campo tutte queste componenti. Il rancore, la rivalsa, la cieca ostinazione di chi pensa di non avere mai sbagliato. Signore e signori, tutto questo è Juve-Inter...