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Nel mondo del calcio bisogna saper scavare bene per toccare con mano le verità nascoste. Per chi fosse interessato ce ne sono a bizzeffe. Sarebbe sufficiente allargare la prospettiva e a quel punto non potreste più ignorarle.
Pochi giorni fa il sito della Juventus (un po' come se si trattasse di un sito gestito da tifosi), prestigiosa società di calcio, ha festeggiato una suggestiva ricorrenza. Sono trascorsi esattamente 365 giorni da quando la stessa ha depositato l'esposto per chiedere la revoca dello scudetto 2005-2006. Non è un caso che i bianconeri abbiano voluto ribadire tutto questo tramite un comunicato, nel quale si sottolineava che il decorrere del tempo non aveva minimamente affievolito l'attenzione per le vicende in questione. Non è un caso perché, nonostante il nuovo stadio in arrivo, la Juventus rischia di non poterci giocare partite europee. Il fallimento di un'altra stagione, dove comunque si sono spesi dei soldi anche sul fronte mercato, va per forza di cose oscurato con altre priorità. L'unico modo per distrarre i tifosi da questa semplice constatazione è appunto il famoso scudetto incriminato. "La parità di trattamento deve sempre essere prerogativa della giustizia, in ogni sede, ordine e grado di giudizio." conclude il comunicato. Naturalmente ce lo auguriamo con fervore.
L'acquisto di Zlatan Ibrahimovic, per esempio, non ha destato particolari sospetti nell'ambiente, visto e considerato che a tal proposito non abbiamo avuto il piacere di leggere nulla. E' infatti assolutamente normale che il Barca abbia acquistato lo svedese dall'Inter (ancora non ci credo!) per la modica cifra di 50 milioni di euro + quel fuoriclasse di Samuel Eto'o e che lo stesso svedese sia stato dato alla società rossonera, nell'anno successivo alla vittoria nerazzurra in Champions (sì, insomma, quella coppa per la quale Zlatan era scappato al Barca), con la formula del prestito gratuito e l'obbligo di acquisto a 24 milioni di euro, pagabili in 3 anni. E' altrettanto normale che Ibrahimovic si sia abbassato il monte ingaggi da 12 a 8 milioni di euro. Possibile che a chi fa come mestiere il giornalismo d'inchiesta tutto ciò non interessi minimamente?
"Si può passare dagli elogi di fondo di questi giorni, grandi e meritati, al veramente poco di Palermo? Che nesso c’ è? Ed esiste per caso una via di mezzo? Dove siamo stati troppo servitori e dove lo siamo stati poco? Forse è solo giusto considerare la partita per quello che è stata, un episodio grigio dopo una grande corsa vinta. Ma resta il dubbio che non sia tutto, che si racconti solo l’evidenza e molto del calcio alla fine resti casuale o sfugga. E che la vittoria sia un po’ più nuda". Queste parole le ha scritte Sconcerti nel suo blog, dopo l'eliminazione dei rossoneri ad opera del Palermo. Le riportiamo perché a qualcuno saranno sfuggite. E invece meriterebbero molta attenzione.
Inter-Roma. Questa invece non è una notizia. Non lo è stato il solito atteggiamento nervosetto in campo, nè il fatto che non si siano concessi dei rigori evidenti in favore della squadra nerazzurra, nè che il servizio pubblico televisivo fosse lievemente schierato verso una delle due squadre, che non era quella con le strisce nere e azzurre. Neanche il Capitano immortale e splendido alla sua partita n.1.000 fa più notizia. Figuriamoci il passaggio in finale (l'ennesimo) dell'Inter che rischia, con la sua stagione fallimentare, di centrare il lontanissimo parente del triplete...
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