editoriale

O capitano! “Tuo” capitano!

Nel 1865, Walt Whitman scrisse una poesia rimasta poi nella storia della letteratura statunitense: “O capitano! Mio capitano!”. Riguardava la morte di Abraham Lincoln, personaggio di ben altro spessore rispetto ai temi calcistici che...

Alessandro De Felice

Nel 1865, Walt Whitman scrisse una poesia rimasta poi nella storia della letteratura statunitense: "O capitano! Mio capitano!". Riguardava la morte di Abraham Lincoln, personaggio di ben altro spessore rispetto ai temi calcistici che vogliamo trattare.Questo titolo però da il 'là' a questo editoriale, voglioso di mettere in evidenza la definizione di 'capitano' che viene data dal 'Sabatini Coletti' ossia: "Nel calcio e in altri giochi di squadra, il giocatore responsabile sul campo del comportamento della squadra". Se questo non bastasse però, troviamo anche una seconda definizione che forse si adatta meglio al soggetto in questione: "Maschera della commedia dell'arte che rappresenta il soldato fanfarone".Se il capitano è colui che dovrebbe dare il buon esempio ai propri compagni, purtroppo c'è un dato che stride. E' la storia che parla.Quest'anno Gattuso, si è reso protagonista di atteggiamenti deprecabili già durante la Champions League, quando decise di non utilizzare la parola contro Joe Jordan del Totthenam, ma la testa. Il problema è che la testa è stata usata in senso fisico e non metaforico. Tant'è che il vice di Redknapp, nonchè ex bandiera rossonera del Milan in serie B, ebbe non poco a che ridire del modo in cui voleva ragionare il 'Rino nazionale'.Se questo non bastasse, Ringhio aveva già provveduto a presentare le sue rimostranze nei confronti di Leonardo anche durante il derby, quando nel momento della seconda segnatura di Pato, cercò il neo allenatore interista con lo sguardo per poi decidere di mettere in mostra per la prima volta l'uso della 'parola' con una frase composta da 3 semplici termini: verbo, articolo ed aggettivo. Frase che poi, una volta fatta esperienza, ha trasformato in un coro da cantare durante la vittoria per lo 'scudetto dei voti' (come ha sottolineato il Presidente rossonero), che tanto bene farà all'economia dell'intero paese.Sull'altra sponda del naviglio però, c'è un altro capitano. Un uomo che domani avrà l'onore di entrare in un prestigiosissimo club d'elite, composto da giocatori che hanno disputato nella loro carriera più di mille gare ufficiali. Mai una parola fuori posto, mai una polemica, mai un atteggiamento villico. Solo e soltanto sudore e lacrime. Era li che piangeva mentre alzava al cielo la Champions, non aveva tempo di insultare ex allenatori o compagni che avevano tradito la maglia nerazzurra. Anche per questo nel 2010 ha meritato il Premio Nazionale Carriera Esemplare "Gaetano Scirea". Gli altri ex capitani milanisti che si sono fregiati di tale titolo sono stati Baresi, Costacurta e Maldini. Di Gattuso e di Ambrosini (che qualche anno fa dimostrava conoscenze anatomiche per quanto concerne il luogo dove gli interisti avrebbero potuto conservare il loro scudetto) non c'è traccia...O capitano! "Tuo" capitano!