L'Inter delude contro il Chievo e spreca la più ghiotta occasione per riagganciare il treno Europa. Ingiustificabile l'atteggiamento degli uomini di Roberto Mancini, che scendono in campo appagati, come se non avessero più niente da chiedere a questa stagione deludente.
editoriale
PAGELLE – Mancini esprime il niente, Guarin lo imita. Ottimo Palacio
L’Inter delude contro il Chievo e spreca la più ghiotta occasione per riagganciare il treno Europa. Ingiustificabile l’atteggiamento degli uomini di Roberto Mancini, che scendono in campo appagati, come se non avessero più niente da...
Handanovic 7: Primo tempo da spettatore per il portiere sloveno. Nella ripresa torna in campo col mantello da super eroe e sventa le iniziative di Izco, Meggiorini e Paloschi
D’Ambrosio 6,5: Corre e sbaglia nella stessa percentuale: ha gamba ma non piede. Nella ripresa entra in campo un giocatore decisamente più concentrato. Imbecca Shaqiri col contagiri e si propone con maggiore insistenza.
Ranocchia 5,5: Troppo placido, commette qualche errore dettato dalla scarsa concentrazione che lo accompagna in alcune fasi del match
Vidic 6,5: Non intende più lasciare i gradi da titolare. Presenta sulla testa una speciale calamita che attrae i palloni: intercetta tutte le traiettorie aeree. Il palo gli nega il gol: affamato
Juan 5: Manca totalmente la spinta propulsiva sulla sua fascia. Inadatto
Guarin 5: La sua solita gara a strappi, alterna cose buone ad altre del tutto inspiegabili. Impreciso e testardo: merita di giocare al posto di Kovacic?
Medel 5,5: Gara tranquilla per il Cileno, anche troppo. Quando è l’Inter a dover fare la partita, lui ha il difetto di nascondersi.
Brozovic 5,5: Non c’è traccia del centrocampista apprezzato all’esordio in maglia nerazzurra. Sgonfio e svogliato, si limita a svolgere il compitino, ma non mancano sbavature: smarrito
Hernanes 5,5: Sbaglia un’infinità di ripartenze. Maran gli costruisce la trappola perfetta mettendogli Radovanovic in marcatura, lui non riesce a liberarsene. La stanchezza inizia a farsi sentire.
Palacio 6,5: un moto perpetuo, un riferimento mobile per i propri compagni. Apre spazi per gli inserimenti di... nessuno.
Icardi 5,5: Per 78' l’attaccante argentino si gusta la gara come un qualsiasi spettatore pagante. Poi decide di inventarsi uno stop di petto con annessa rovesciata che, per poco, non cambia il triste pomeriggio dei tifosi nerazzurri. Bello, ma troppo poco.
Podolski 5,5: Mancini gli dà fiducia e al 75' il tedesco rischia di ripagarlo bissando la rete di Udine. Stessa mattonella, stesso tiro, epilogo diverso. L’unica sua azione degna di nota.
Shaqiri 5: Una settimana di elogi per le magie in allenamento, poi ritrova il campo e perde la bacchetta. Dopo tanta panchina dovrebbe mangiarsi l’erba, e invece...
Kovacic 5,5: Avrebbe meritato la maglia da titolare, anche perché Brozovic e Guarin continuano a dimostrare di non essergli superiori. Mancini lo priva di tutto ciò che necessità per poter crescere: la continuità.
Mancini 5: Per l’ennesima volta, nella partita che vale tutto, l’Inter esprime il niente. Se voglia e personalità non emergono, è anche colpa sua.
Pasquale Guarro
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