PAGELLE: Ljajic e Icardi, due versioni del numero 9. Brozovic ovunque. Inter ha garra

Handanovic 6: Non ha neanche il tempo di sistemarsi in porta che Higuain lo fulmina. Non deve fare grandi interventi finché si ritrova di nuovo la furia argentina di fronte

D'Ambrosio 6: Dalla sua parte c'è Insigne, spauracchio numero due dopo Higuain. Ma lui lo contiene in modo sicuro e alla fine partecipa all'assalto sfornando il cross che Jovetic stampa sul palo

Miranda 6: Gestisce la difesa con la consueta tranquillità, l'unico che proprio non si può arginare è Higuain, che sembra fatto di ferro

Murillo 6: Come Miranda, lotta su ogni pallone, a volte con interventi quasi miracolosi. Paga, però, il brutto rinvio che dà il via al primo gol di Higuain

Nagatomo 5: Il rosso è estremamente severo ma un giocatore già ammonito non può mai entrare in quel modo, favorendo la decisione arbitrale

Guarin 5,5: Prova a dare geometrie al centrocampo ma non è certo il suo forte. Dei suoi strappi, però, poche tracce

Medel 6: Il centrocampo impostato da Mancini è tutt'altro che difensivo. Lui fa il suo come sempre, lasciando presto il pallone ai compagni deputati all'impostazione

Brozovic 7: Il più continuo del centrocampo nerazzurro. Corre come un forsennato, tenta il gol dell'anno dopo una percussione in solitaria

Ljajic 7,5: Partita da leader assoluto. Manda un messaggio anche a qualche compagno di squadra che si lamenta dei pochi assist. Si può essere decisivi anche in altro modo

Icardi 5: Non ci siamo. E' vero, la squadra non è certo offensiva. Ma lui non tiene un pallone che sia uno

Perisic 6: E' molto attivo anche se non sempre preciso, soprattutto nella fase finale dell'azione. Ma i pericoli nascono spesso e volentieri dalla sua parte.

Telles 6,5: Entra bene in partita, sia in fase difensiva che in appoggio

Biabiany 6,5: Copre tutta la fascia e lo fa con grandissima abnegazione e qualità

Jovetic 6: Una palla giocata e un palo

Mancini 6,5: La squadra comincia contratta e soffre la corsa del Napoli e la foga del San Paolo. Ma nel secondo tempo tira fuori tutti i cojones di cui dispone e gioca in 10 contro 11 una super partita, mettendo alle corde la squadra di Sarri.