editoriale

PAGELLE – Medel con orgoglio. Finalmente un Kovacic pratico, D’Ambrosio lo specchio dell’Inter svogliata

L’Inter stecca in casa contro il Cesena e perde l’ennesima occasione per agganciare il treno europeo. Risultato che smorza ogni entusiasmo e che impone ancora più concentrazione in vista della gara di ritorno in casa contro il...

Alessandro De Felice

L'Inter stecca in casa contro il Cesena e perde l'ennesima occasione per agganciare il treno europeo. Risultato che smorza ogni entusiasmo e che impone ancora più concentrazione in vista della gara di ritorno in casa contro il Wolsburg: in quell'occasione l'Inter si giocherà veramente tutto.

Handanovic 5,5: in occasione del vantaggio ospite galleggia a metà strada tra la propria porta e Defrel, che lo punisce con un tocco morbido.

Andreolli 6: Sostituisce il titolare dimostrando per l'ennesima volta di non essere da meno. Attenzione accademica, fa il suo senza andare in affanno.

Ranocchia 6: Concentratissimo all'avvio, regala poco a Defrel e a chiunque giri da quelle parti. Dopo lo svantaggio smarrisce un pizzico di cattiveria. 

Dodo 5: Colpevolmente scarico. Dovrebbe essere uno dei più freschi e anche dei più motivati, almeno per dimostrare a Mancini di meritare più rispetto, Invece finisce per chiarire ulteriormente il perché delle tante panchine. Esce anche acciaccato.

Santon 5,5: È stanco e si vede. Da più sostanza di Dodo, ma da quella parte fa spesso lo spettatore non pagante.

D'Ambrosio 5: Dorme clamorosamente su Defrel. È lo specchio dell'Inter svogliata delle ultime uscite: vede partire con largo anticipo l'avversario, ma decide che corrergli dietro sia troppo faticoso. 

Medel 6,5: signori, siamo di fronte alla nuova rubrica di Piero Angela: "turnover, questo sconosciuto". Corre e si danna senza lesinare un briciolo di fiato. Perennemente attaccato alle caviglie dell'avversario: mordace. 

Kuzmanovic 5,5: sullo 0-0 non sfigura, peccato che poi l'Inter passi in svantaggio e che lui non abbia le caratteristiche per accelerare il passo. Al posto sbagliato nel momento sbagliato. 

Podolski 6,5: rientra con la motivazione di chi vuole spegnere sul nascere tutte le polemiche. Purtroppo il palo gli strozza in gola l'urlo di gioia.

Guarin 5,5: lui funziona sempre a fasi alterne, dal buio pesto alla luce più accecante. Fa piacere iniziare a vedere ordine nelle sue giocate. Offre a Mancini diverse soluzioni tattiche e se la cava sia da mezzala che da mediano, ma alla fine non risulta sufficiente.

Shaqiri SV: 23 minuti senza incidere. Esce per un guaio muscolare e tiene l'Inter in apnea per la gara di ritorno contro il Wolsburg.

Kovacic 6: Regala finalmente qualche accelerazione delle sue e prova a smistare velocemente il pallone. Poco lezioso, molto pratico. 

Icardi 6,5: Si muove da centravanti vero. Pregevole l'assist per L'1-1 di Palacio, ma non è l'unica cosa buona della sua partita. Svaria come vuole Mancini e gli annullano una rete che sarebbe rimasta a lungo nella memoria dei tifosi.

Palacio 6,5: La caviglia sembra non dargli alcun problema, così il buon Rodrigo sgasa come ai vecchi tempi. Suo il gol del pareggio e qualche tracciante pericoloso al centro dell'area di rigore.

Mancini 5: Continua a dire che questa squadra ha problemi di personalità, ma lui non sembra dare il buon esempio. Molto placito, troppo zen. Preferivamo la vecchia versione.