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editoriale
Carrizo 6,5: Sfortunatissimo sul rimpallo del 2-1 ma fino ad allora era stato quasi perfetto con parate magari non stilisticamente bellissime ma sempre efficaci
Campagnaro 6: Qualche sbavatura in difesa, qualche intervento un po' ruvido ma anche tanta copertura a Guarin per permettergli di fare le consuete sgroppate
Vidic 6,5: Torna in campo proprio nel giorno in cui in Serbia annunciavano il suo addio all'Inter. La risposta di Mancini è nello schierarlo, la risposta di Vidic è nel sbagliare un solo pallone in 90 minuti
Juan 6: Recupera la sufficienza con un paio di recuperi vitali nell'assedio finale del Cagliari. Ma non può perdere un duello fisico con Longo in quel modo
Santon 7: Che sorpresa. Ragazzi il Bambino veramente non c'è più, questo è un giocatore fatto e finito. E' tornato anche grosso, oltre che sicuro
Guarin 7: Ormai è diventato una sicurezza. Una volta "palla a Guarin" era sinonimo di paura, ora palla a Guarin significa che si può creare un pericolo in area avversaria. Da capitano risponde presente
Medel 7: Ormai è diventato assolutamente imprescindibile. E' ovunque, recupera decine di palloni e soprattutto non si stanca mai
Brozovic 6: Partita normale per il croato, che non sbaglia chissà quanto ma non è scintillante come al solito. Forse un bene così non si eccede con le richieste
Kovacic 6,5: Non gioca una partita strabiliante ma gli si chiede di essere decisivo e lui è stato decisivo. Discuterne il talento è da TSO immediato
Icardi 7: Partita totale. Il gol è assolutamente fantastico ma finalmente gioca ovunque, tiene palla e l'assist per Podolski nel primo tempo è degno di Kovacic o Shaqiri
Podolski 5: Quando il momento è no è no. Sbaglia gol facili, non tira inspiegabilmente solo davanti al portiere ed è molle. Arriverà il suo momento. Almeno si spera
Dodo 6: Entra durante l'assedio, spazza un paio di palloni, niente di più
Hernanes 6: Ride quando il pallone beffardamente sbatte sulla traversa e non entra. Ma la giocata resta stupenda
Kuzmanovic sv
Mancini 7: 65 minuti di ottima Inter, poi la squadra incredibilmente smette di giocare. Ma la strada sembrava giusta quando si perdeva, ora lo sembra ancora di più. Il gioco del primo tempo è finalmente quello di cui andare fieri
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