PAGELLE: Podolski quando entra in forma? Nel duemilamai? Shaq pilastro, Medel conferma

Handanovic 5,5: La Sampdoria è spesso pericolosa ma lui non deve fare grandi interventi. La staffilata di Eder è più una prodezza che una sua mancanza ma è pur sempre un gol preso sul suo palo

D'Ambrosio 5,5: Scende con discreta regolarità ma la precisione? Questa sconosciuta

Ranocchia 6,5: Muriel lo salta secco dopo pochi minuti, poi Ranocchia si connette sulla partita non sbaglia più nulla

Vidic 6: Meno preciso e puntuale di Ranocchia ma non gioca una brutta partita, impreziosita da un salvataggio miracoloso su Obiang

Juan 6: Che si possa limitarne gli errori difensivi dirottandolo sulla sinistra? Sembrerebbe di sì. E non è malaccio anche in proiezione offensiva

Guarin 5,5: E' il pupillo di Mancini ma che sia esente dal turnover sembra eccessivo. Non è brillante come un mese fa e gli errori, quando non è lucido, si moltiplicano

Medel 6,5: Ringhia su tutti, corre su tutti, raddoppia su tutti. Fa quello che deve fare e quello per cui è stato acquistato

Brozovic 6: Fa un lavoro oscuro ma non perde quasi mai un pallone. Sacrificato per tentare il tutto per tutto

Shaqiri 6,5: Il pilastro dell'Inter del futuro. Si vede in ogni occasione che si tratta di un giocatore di un livello superiore ai compagni. Spesso eccede proprio perché consapevole di questa superiorità

Icardi 6,5: Ci prova in tutti i modi. Di piede, di testa, con un tiro favoloso che si stampa sulla traversa, guadagnandosi un rigore non fischiato. Ma stavolta non va

Podolski 5: Che senso ha ormai insistere su di lui? Per trovare una forma decente sta impiegando mezzo girone di ritorno. Forse per la tourneé asiatica sarà in condizione. Peccato che sarà anche già tornato a Londra

Palacio 6: Entra per l'assalto finale ma è troppo tardi. Non paga la decisione del Mancio di rinunciare a lui

Camara sv

Mancini 6: La squadra gioca una delle partite più convincenti da quando lui è sulla panchina. A questo punto, con la stagione ormai compromessa, si dedichi a recuperare chi può far parte del progetto (Kovacic, Hernanes) piuttosto che insistere su chi è di passaggio.