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editoriale
Handanovic 7: Para tutto, para sempre. A palla in gioco, addirittura a gioco fermo. Sembra rinato mentalmente e ora si diverte a giocare con i compagni.
Montoya 6: Partenza timida ma quando fail tuo esordio a Natale ci può stare che non tu non ti senta proprio il più figo del pianeta. Cresce alla distanza, aiutato da Perisic
Miranda 6,5: Si prende una serata in cui si limita a a fermare gli avversari, senza demoralizzarli come fa di solito con le sue chiusure abbaglianti per classe e perentorietà.
Murillo 7: Ha una potenza fisica stratosferica. Prende palla e arriva sparato come un razzo nella porta avversario. Real: hai visto i prezzi dei vari Mangala, David Luiz etc? Ecco, prendi nota che da lì si parte
Telles 6: Nel primo tempo soffre un po', complice un'ammonizione inventata che lo limita. Nella ripresa è più tranquillo
Guarin 6: I soliti errori concettuali, nella scelta tra tiro e passaggio o nella scelta del compagno da servire. Ma anche tanto lavoro sporco in mezzo al campo
Melo 6: Rispetto a inizio anno sono cresciuti in personalità i compagni e lui ha meno di bisogno di farsi sentire. Ma la grande presenza in campo c'è sempre
Ljajic 6,5: Vederlo coprire Montoya nell'area dell'Inter è emblematico. Il ragazzo si è messo al servizio della squadra e di Mancini. Si sta confermando e sta meritando la riconferma partita dopo partita.
Jovetic 6,5: Uno dei tanti luoghi comuni riguardava la presunta incompatibilità con Icardi. Smentito. Torna al gol e torna a mostrare lampi di classe. Manca un po' di continuità
Perisic 6: La sua partita si complica subito per un fallaccio che poteva evitare. Poi va a fasi alterne: cose buone, altre meno
Icardi 7,5: Non è per i due gol, è per i palloni tenuti alti, è per le sponde per i compagni (una apre un contropiede sontuoso). Oggi partita totale. Un piccolo dato: ha fatto 6 gol, Dzeko e Morata insieme 4.
Brozovic 7: Mancini ha pronosticato per lui un grande futuro. E lui fa tutto per confermarlo
Juan, Manaj sv
Mancini 8: Schiera praticamente un 3-7. Murillo-Miranda-Melo e poi tutti giocatori offensivi, compresi i due terzini. E ancora una volta vince lui. Anzi stravince. C'è poco da dire o commentare: c'è solo da applaudire.
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