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editoriale
"Penso che un sogno cosi non ritorni mai piu..." recitava il testo di una canzone di Domenico Modugno. Non so se non rivivremo mai più questo sogno, di certo lo abbiamo atteso, è stato agoniato, sofferto per troppo tempo.Ieri a Madrid la tensione era palpabile, l'inizio un pò contratto della squadra stava a significare 'voglia di fare le cose per bene', senza lanciarsi andare a facili entusiasmi che avrebbero poi portato ad un esito negativo. Tutto poi è finito in gloria dopo 38 anni che sembravano essere pervasi da una maledizione. Viverla sul posto è stata un'emozione fantastica, la 'fans zone' adibita dall'uefa piena di nerazzurri era uno spettacolo per gli occhi, la maestosità del Santiago Bernabeu, le migliaia di persone riversate in strada ansiose di poter assistere a uno degli eventi più belli del mondo. Una partita vissuta all'insegna del fair-play, con i tifosi bavaresi e quelli nerazzurri insieme prima e dopo la partita. Simbolica l'applauso riservato dai giocatori dell'Inter a quelli del Bayern, cosi come simbolici sono stati gli scambi di complimenti reciproci fuori dallo stadio, in un clima che dimostra che in Italia si può ancora fare calcio, tranne che in determinate città.Purtroppo si sa, che noi interisti non possiamo mai godere a pieno di una vittoria. Subito dopo la partita sono arrivate le conferme di un pensiero insito in noi da tempo: Josè ci lascia. Non parlo di abbandono, ma di un semplice arrivederci, perchè spero un giorno di poterlo rivedere sulla nostra panchina. In due anni ha vinto tutto ciò che si poteva vincere e ci lascia da vincente. Ci lascia con un pianto, valevole più di mille parole. Una separazione che forse lui non avrebbe voluto. Ma la stampa italiana, la federazione e tutti gli anti-interisti hanno esasperato un clima creato dallo stesso Mou con le sue conferenze o con i suoi gesti forti: dagli 'zero tituli' alle manette. Ma si teniamoci i Mazzarri, i Del Neri, gli Allegri, gente vincente e che fa della dialettica la propria forza...ma perfavore!Un grazie davvero a tutti i ragazzi che uno per uno hanno dato il loro contributo, da Arnautovic a Zanetti. Grazie al nostro capitano che ha sudato le rinomate 'sette..cento camicie' prima di poter alzare la coppa dalle grandi orecchie; grazie al presidente Massimo Moratti che insieme con noi ha contribuito a realizzare questo sogno dopo anni di insuccessi europei; grazie a te Josè, ci hai insegnato che la verità è difficile da digerire, ma che dicendo sempre ciò che si pensa puoi arrivare al tuo scopo. Grazie per non essere stato solo un Mister per noi ma un vero 'portabandiera' nerazzurro.Ora però viviamo a pieno questo momento e pensiamo solo ai nostri colori, quel nero e quel blu che hanno colorato il cielo di Madrid sotto un unico grido di estasi: "Conquistata Madrid...Conquistata Madrid..."
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